Arrestato Massimo Di Caterino, l’ultimo boss dei casalesi

E’ stato arrestato a Francolise, non lontano dal suo feudo, Massimo Di Caterino l’ultimo della lista dei latitanti dei Casalesi. L’arresto è stato effettuato dalla squadra mobile di Caserta e dal distaccamento di Casal di Principe guidati dai vice questori aggiunti Angelo Morabito e Alessandro Tocco.

E’ stato proprio il vice questore Alessandro Tocco a stringere le manette ai polsi a Di Caterino, stanato in un’abitazione bunker in una palazzina in via Roma. L’ordine di arresto era scattato il 31 marzo 2010. Da allora le forze dell’ordine ci erano andate molto vicine. Solo poche settimane fa era sfuggito a un blitz a San Cipriano d’Aversa, dove era stata segnalata la sua presenza. L’ordinanza di custodia cautelare lo accusa di associazione mafiosa, estorsione e favoreggiamento.

Di Caterino era considerato l’ultimo boss dei casalesi. Dopo l’arresto di Michele Zagaria il 7 dicembre dell’anno scorso, trovato a Casapesenna, era stato lui a prendere le reti del clan più potente del casertano. Era lui che gestiva la cassa e gli stipendi degli affiliati e delle famiglie dei carcerati. A testimoniare la sua reggenza ci sono i cossidetti “pizzini” ritrovati nell’abitzione con nomi, cifre segnate e attività economiche.

Per il clan dei casalesi questo arresto è stato un duro colpo, se non quello di grazia dato che negli ultimi mesi. Al momento dell’arresto sono stati ritrovati nel covo di Francolise 10mila euro in contanti e una pistola. Sotto la doccia era stato ricavato un bunker dal quale il casalese avrebbe potuto tentare la fuga. Sia all’interno che all’esterno dell’abitazione sono stati trovati congegni di videosorveglianza.

Dopo l’arresto Di Caterino è stato portato nella sede della Questura di Caserta e non avrebbe proferito parola per tutto il tempo. Al suo arrivo a Caserta, gli agenti presenti negli uffici si sono affacciati alle finestre applaudendo i colleghi e gridando “Bravi”.

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