Napoli Sociale, operatori pronti a nuove proteste

Sono pronti a nuove eclatanti proteste i dipendenti di ‘Napoli Sociale’, società in house del Comune fondata nel 2004 e impegnata nel terzo settore: gli operatori, dopo una pausa durata qualche giorno, sono pronti a riattivare la battaglia per ricevere le spettanze dovute da Palazzo San Giacomo.

Nei giorni scorsi i dipendenti hanno dato vista a un presidio davanti alla sede del Consiglio Comunale in attesa di risposte dall’amministrazione: gli operatori sociale devono ricevere diversi stipendi arretrati, si sono appena visti bloccare dalla banche l’erogazione di un prestito di quasi tre milioni di euro per pagare le mensilità spettanti e vedono messo a rischio il futuro della società e di 400 posti di lavoro.

Nel mirino c’è il sindaco De Magistris che, secondo quanto affermato da un portavoce dei lavoratori di ‘Napoli Sociale’ al ‘Mattino’ “ci ha tenuti per giorni in attesa dicendo che avremmo avuto risposte. Queste sono arrivate e sono assurde: non può pagarci perché non ci sono soldi. Però i fondi per le sue manifestazioni le trova, mentre noi povera gente non sappiamo neppure come mettere un piatto a tavola. Ormai siamo in ginocchio e non sappiamo come andare avanti. Io non ricevo lo stipendio da tre mesi e come me ci sono anche una cinquantina di coppie”.

Il problema potrebbe anche aggravarsi se dovesse essere realizzata l’ipotesi di modifica dell’assetto di ‘Napoli Sociale’ che potrebbe diventare un fondazione o essere divisa in tante associazione: il rischio è quello di dover poi sottostare alle leggi del mercato, con i lavoratori mandati tutti a casa al primo accenno di crisi.

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