De Magistris: “Siamo in guerra perché facciamo miracoli”

“Siamo in guerra perché facciamo miracoli”: così il sindaco di Napoli Luigi De Magistris commenta il lavoro svolto dall’amministrazione comunale nei primi quindici mesi di mandato. Il primo cittadino torna anche sulle difficoltà della Giunta che nei giorni scorsi ha rischiato di perdere l’assessore al Welfare Sergio D’Angelo vicino alle dimissioni: “Non perdiamo i pezzi. Faccio il sindaco da un anno e tra mesi ed è chiaro che non tutti reggono le tensioni, le difficoltà e il fatto di lavorare 24 ore al giorno pensando soltanto all’interesse della città”.

“Può capitare – continua il sindaco – che qualcuno non ce la faccia, ma non è il caso di D’Angelo”. De Magistris torna poi sulle difficoltà incontrate dalla sua amministrazione: “Uso un termine forte che non deve essere equivocato ma che rende l’idea: siamo in guerra. Siamo in guerra, non solo contro la camorra e i poteri forti che vogliono distruggere Napoli, ma perché facciamo miracoli laici governando in assenza di risorse, avendo ereditato una situazione finanziaria che definirla drammatica è da ottimisti”.

“Napoli è stata abbandonata e tutto quello che facciamo è solo frutto del lavoro di collaborazione tra le istituzioni. Per questo chiediamo maggiore attenzione da parte del Governo. Speriamo – la conclusione del sindaco – di non perdere i pezzi e di vincere questa guerra tutti insieme”.

Le parole di De Magistris arrivano dopo due giorni dall’incontro chiarificatore con Sergio D’Angelo al termine del quale era stata messo in evidenza, nel comunicato diffuso da Palazzo San Giacomo, proprio la necessità espressa dall’assessore al Welfare di rimarcare la pesante condizione finanziaria ereditata che, vista l’assenza di risposte da governo e altre istituzioni locali, “sta producendo una quotidiana esasperazione del clima sociale”.

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