Mergellina, le mani dei clan sui pontili: scatta il sequestro

Blitz di carabinieri e capitaneria di porto questa mattina a Mergellina: diversi pontili del molo turistico di Napoli sono stati sequestrati dalle forze dell’ordine; sono cinque le persone indagate nell’ambito di un’inchiesta coordinata dai pubblici ministeri Giovanni Corona e Henry John Woodcock. Il sequestro è scattato su ordine del giudice per l’udienza preliminare Paola Piccirillo: secondo quanto accertato dagli investigatori tra i concessionari ci sarebbero anche persone con precedenti penali, che non avrebbero potuto esercitare tali attività: si tratta di Adolfo Dello Russo, Antonio Siciliano, Gaetano Pollio, Carlo Amato e Agostino Amato.

I cinque sono ritenuti vicini al clan camorristico dei ‘Piccirillo’, attivo proprio nella zona di Mergellina: su di loro pendono accuse per due distinti episodi di occupazione abusiva di spazio demaniale marittimo.

Una delle concessione permetteva l’ormeggio di 80 barche a una società di gestione che ha come soci due persone organiche al clan camorristico. Nel secondo caso invece gli inquirenti hanno constatato che la concessione era gestita da una società diversa da quella che l’aveva ottenuta. Le indagini hanno anche evidenziato come alcuni ormeggiatori avevano occupato abusivamente una parte dell’area dei pontili dove attraccano gli aliscafi dell’Alilauro. Gli inquirenti ritengono che gli ormeggi erano gestiti dai pregiudicati Adolfo Dello Russo e Antonio Siciliano, sprovvisti dei requisiti previsti dalla legge e dalle disposizioni antimafia.

Agostino Amato, uno delle cinque persone indagate, è balzato agli onori della cronaca un anno fa: fu lui, infatti, che recuperò il braccialetto perso dall’attaccante del Manchester City Mario Balotelli, durante una sua visita a Napoli.

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