Ucciso scissionista, continua la faida a Scampia

Si continua a sparare e uccidere a Scampia. Alla guerra per il controllo delle vele celesti si è aggiunto ieri pomeriggio un altro morto, Gennaro Ricci vicino ai Vannella Grassi.

Ieri pomeriggio un’utilitaria ha puntato dritta all’uomo che ha tentato invano la fuga a piedi. Grassi è morto sul colpo, crivellato di colpi, mentre altre due persone sono rimaste ferite e ricoverate al Cardarelli e San Giovanni Bosco.

L’omicidio Grassi potrebbe essere la risposta all’uccisione di Gennaro Marino avvenuta a Terracina, ma la faida in atto a Scampia potrebbe ulteriormente complicarsi. La piazza di spaccio fa gola a molti e il territorio potrebbe essere conteso non solo dai due clan rivali, ma da fazioni interne che vogliono rendersi indipendenti.

Da un lato ci sono gli scissionisti del clan Di Lauro, fazione nota come Vannella Grassi, e dall’altro l’organizzazione degli Abete-Abbinante-Notturno ma a questi si aggiunge il gruppo degli “Girati”, formato da alcuni scissionisti che vorrebbero mettersi in proprio.

Una guerra, dunque, che non viene combattuta da clan rivali ma da tutti contro tutti. Il “Sistema”, infatti, fa gola a molti. Controllare la piazza di spaccio fa incassare centinaia di migliaia di euro al giorno. A dichiararlo è stato il pentito Giugliano, che ha deciso di costituirsi dopo l’omicidio di Terracina. Per lui c’erano 150 mila euro al mese e per i capi anche il doppio.

La magistratura è a lavoro, mentre il presidente dell’Ottava Municipalità di Napoli Angelo Pisani ha chiesto l’invio dell’esercito. Oggi è previsto un comitato straordinario della Municipalità sulla questione sicurezza.

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