Stadio, scintille De Laurentiis-De Magistris: telefonata chiarificatrice del presidente

Scoppia la pace, almeno quella pubblica, dopo le polemiche anche quelle rigorosamente a mezzo stampa: De Laurentiis e De Magistris di nuovo d’amore e d’accordo, dopo due giorni di battute al vetriolo. È il presidente del Napoli, attraverso un comunicato diffuso sul sito della società azzurra, ad annunciare la telefonata chiarificatrice con il sindaco nella quale è stato “confermato il rapporto di grande lealtà e collaborazione tra la società e l’amministrazione”.

E dire che tra giovedì e venerdì erano volate parole di fuoco tra i due: tutto era nato dalla chiacchierata privata, ma non troppo, di De Laurentiis con i tifosi del Napoli. Nel colloquio, pubblicato successivamente su tutti gli organi di stampa, il patron partenopeo aveva definito il primo cittadino un ‘parac…’, colpevole di voler approfittare della notorietà del Napoli per ottenere visibilità parlando del nuovo stadio; De Laurentiis era anche arrivato a dire che non avrebbe mai consentito la costruzione di un nuovo impianto e che l’eventuale approvazione del progetto della cordata capeggiata da Mennella altro non era che un modo da parte di De Magistris di sdebitarsi, dopo che l’imprenditrice lo aveva appoggiato in campagna elettorale.

Ieri, dalle frequenze di Kiss Kiss Napoli, era arrivata la risposta del sindaco che aveva definito gravi le parole di De Laurentiis: “Se fossi presidente del Napoli sarei felice se si facesse uno stadio. Anche De Laurentiis è d’accordo sul fatto che il San Paolo non va: se nessuno vuole ristrutturarlo cosa facciamo, aspettiamo che crolli? Le sue sono affermazioni gravi e pesanti, si sta lasciando un po’ andare”. A meno di 24 ore è arrivata poi la ‘pace’ con il comunicato in cui il presidente del Napoli ha comunque ribadito che “la soluzione più gradita sarebbe la ristrutturazione del San Paolo” e ha sottolineato che “con le mie parole, non ho mai voluto mettere in dubbio la trasparenza che caratterizza l’azione amministrativa del sindaco”.

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