Goletta verde 2012, mare inquinato: Napoli maglia nera

Dodici punti fortemente inquinati, altri due fuorilegge: questi i risultati delle analisi effettuate in 20 punti di campionamento nella nostra regione da Goletta verde di Legambiente. I dati raccolti per valutare lo stato di saluto delle acque che bagnano la Campania non lasciano spazio a equivoci: in quella che un tempo era chiamata ‘Terra Felix’, le acque sono inquinate.

La maglia nera spetta purtroppo alla provincia di Napoli dove ci sono ben sette punti altamente inquinati. Si tratta di San Giovanni a Teduccio, nei pressi della foce del Volla, dove sono stati trovati topi e valori di Escherichia Coli così alti da non essere classificabili; poi c’è Pozzuoli presso la foce Licola e nel promontorio di Cuma, Ercolano presso l’ex Bagno Risorgimento e vicino alla foce lagno vesuviano e, infine, Castellammare di Stabia presso la foce del Sarno e sul lungomare comunale.

Non va meglio al litorale salernitano dove sono stati individuati cinque punti altamente inquinati: a Salerno sul lungomare Tafuri, a Battipaglia presso lo scarico Idrovora, a Pontecagnano, a Capaccio presso la foce del Sele e a Castellabate, in località Ogliastro Marina. A Caserta, infine, sono due le località dove i livelli di inquinamento sono elevati: Mondragone presso la foce Torrente Savone e a Castelvolturno presso la foce Regi Lagni. Proprio nella provincia casertana c’è il problema degli impianti di depurazione, con il 65% delle strutture che non sono conformi. Situazione condivisa anche dal resto della Regione, con il 44% dei sei grandi impianti regionali presenti nel napoletano che non è risultato conforme, così come il 57% degli impianti di depurazioni sottoposti a controllo nel salernitano.

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