Emergenza blatte: tra bonifiche, polemiche e smentite

Vera o presunta che sia, l’emergenza blatte continua ad animare il dibattito a Napoli: il Comune ha varato un nuovo piano interventi per provare a arginare il caso, ma non mancano le polemiche e le critiche mosse all’amministrazione comunale.

Partiamo dal programma di interventi disposto da Palazzo San Giacomo: già da questa mattina ci saranno operazioni straordinarie di manutenzione e pulizia dei tombini e delle caditoie stradali, con in campo anche i tecnici Asl. Come spiegato dal vicesindaco Sodano saranno le Municipalità ad indicare le strade con maggiori necessità e le operazioni saranno attuate anche di giorno: si partirà da Fuorigrotta, ma gli interventi si estenderanno anche a piazza Mercato, via Camillo Cucca, via Fiorentine a Chiaia, corso Vittorio Emanuele (da piazzetta Cariati a parco Comola), via Diocleziano, viale Campi Flegrei, via Leopardi, via Giulio Cesare, zona ospedale San Paolo; via Ruoppolo, via Giotto, viale Raffaello; via Giovanni Antonio Campano, via Emilio Scaglione, via Giovanni Piro, rione Monte Rosa; rione Luzzatti, borgo Sant’Antonio, via Tribunali, rione Santa Rosa, taverna del Ferro e via Pazzigno.

Intanto però continua la polemica sul rischio infezioni con Maria Triassi, presidente della società italiana di Igiene e Medicina preventiva e sanità pubblica, sezione Campania, che ribadisce la sua tesi: “Gli scarafaggi vivono nelle fogne immersi nei liquami. Le blatte possono divenire vettori di malattie come tifo, epatite A, salmonellosi e tossinfezioni alimentari“. Un allarme che non è piaciuto al vicesindaco secondo cui “non c’è alcun tipo di epidemia in città: le blatte c’erano anche nella passata stagione”.

Un tentativo di smorzare i toni che non è stato accolto dal presidente dell’ottava Municipalità, Angelo Pisani, che parla di “territorio invaso da blatte e topi” e auspica “un intervento della Procura per accertare le responsabilità del caso”. 

 

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