Le mani della camorra sulla chiesa di Sant’Aspreno ai Crociferi

Quello che resta della chiesa di Sant’Aspreno ai Crociferi è un cumulo di macerie: carcasse di animali abbandonate, i manoscritti antichi ridotti in cenere, pavimenti sollevati per scavare alla ricerca di chissà cosa. Siamo al borgo dei Vergini e la gente del posto ha richiamato l’attenzione delle forze dell’ordine su quello che era un monumento storico e punto di riferimento del quartiere e ora è soltanto una chiesa abbandonata finita nelle mani della malavita.

Sant’Aspreno ai Crociferi è stata costruita nel 1760, ma dell’antica struttura resta poco o nulla: gli agenti della polizia municipale entrati per verificare le voci della gente dei Vergini, hanno riscontrato lo stato di totale abbandono in cui versa la chiesa. È da diciotto anni che è completamente abbandonata, ma ora però la situazione è davvero triste: “È uscita la gente ed è entrata la malavita”, la verità raccontata dal tenente della polizia municipale Filomena Vicario al ‘Mattino.

Se prima la chiesa era rifugio per disperati, ora la situazione è ancora più drammatica: nella cripta qualcuno scava, alla ricerca di cosa ancora non si sa. Forse si va a caccia dei tesori archeologici che qualcuno dice essere nascosti nelle profondità dei ‘Crociferi’ o forse gli ‘scavi’ poco hanno a che fare con le antichità: “La malavita è molto presente nel territorio e gli scavi in una chiesa abbandonata richiedono il permesso dei boss: difficile che si facciano per andare alla ricerca di tesori del passato“, il pensiero della polizia municipale. Restano quindi i dubbi sul perché di quegli scavi, così come resta lo stato vergognoso in cui versa Sant’Aspreno ai Crociferi: un tesoro sottratto alla città e finito nelle mani della malavita.

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