Al Castagnaro la festa dei bambini

Con il sole splendente ed una primavera dirompente, questa mattina la cava del Castagnaro, inserita nel Piano Regionale Rifiuti della Regione Campania, ha accolto l’invasione pacifica e festosa dei bambini delle scuole elementari e medie di Quarto. Una prova di forza da parte dei simpatici e variopinti ragazzi quartesi, che dalla prima mattinata hanno raggiunto a piedi ed occupato il grande spiazzo che presto potrebbe diventare un luogo di morte.

La gioia nei loro occhi. Tanti, rumorosi e felici. Con loro i genitori al seguito, alcuni dei quali sul Castagnaro non ci erano mai saliti, per lanciare un messaggio chiaro ed inequivocabile: loro la discarica non la vogliono. Dopo i saluti dell’avvocato Rossi, rappresentante legale del Comitato del Castagnaro, che ha spiegato i motivi della protesta contro l’apertura della discarica ed una lezione da parte dell’agronomo Fabio Casamassima, su territorio, compostaggio e raccolta differenziata, rivolta in particolare ai più piccini, i protagonisti sono diventati loro. A turno le classi si sono alternate sul palco ed ognuna ha detto la sua. Canti, rap, arte, poesie e dibattito, tutti incentrati sulla natura e sulla sua salvaguardia.

Il rilancio dell’intera zona passa anche da iniziative di questo tipo, che risultano essere occasioni concrete di riqualificazione di un’area che rappresenta un polmone verde per tutta la piana quartese. Riqualificazione ben lontana da quella che vorrebbe mettere in pratica la Regione Campania, fatta di cementificazione dei costoni di roccia vulcanica, spazzatura e vasche di percolato.

Interessante anche l’intervento da parte di una piccola rappresentante del Consiglio Comunale dei Giovani di Quarto, Un discorso coinvolgente nel quale è stato affrontato il tema dei rifiuti e della raccolta differenziata, chiesta a gran voce al Sindaco di Quarto Massimo Carandente Giarrusso, colpevole a detta dei molti, di non spingere in maniera decisa sul ciclo virtuoso dei rifiuti, che potrebbe rendere autonoma ed immune la cittadina flegrea da altre eventuali (per non dire probabili) emergenze rifiuti nella provincia di Napoli.

Toccante anche l’intervento di Tiziana Scamardella, a nome delle “mamme flegree”, nate proprio durante la protesta del Castagnaro. Una mamma che parla alle altre mamme, chiamandole accanto a se in prima fila nella lotta contro l’ecomostro che uccide tutto ciò che gli sta intorno. Una mamma disposta a lottare per garantire ai propri figli un futuro diverso da un presente che non sembra promettere nulla di buono.

La festa dei bambini che vivono in sintonia con la natura si è trasformata nella festa dei genitori orgogliosi e fieri dei propri figli che dal palco, ognuno a suo modo, hanno semplicemente chiesto soluzioni alternative per evitare che il loro futuro venga per sempre avvelenato.

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