Mercato Napoli: per un Lavezzi che va, un Cissokho che arriva

C’è un’ombra nella vittoria del Napoli ieri contro il Palermo: è quella che aleggia da giorni sul futuro di Ezequiel Lavezzi, da più parti dato in partenza, complice la clausola rescissoria presente sul suo contratto. I 31 milioni di euro da versare nelle casse della società di De Laurentiis sono una spada di Damocle che pende sulle strategie dei partenopei: una cifra che quando è stata fissata sembrava difficilmente appetibile per le formazioni d’Europa, ma ora è diventata più consona al valore del calciatore.

Non lo è di certo per l’Inter, l’unica società italiana che vorrebbe strappare il Pocho a Mazzarri: Moratti stravede per l’argentino, ma non fino al punto da versare 31 milioni cash. I nerazzurri puntano a inserire qualche contropartita (Pandev, Obi e Faraoni, i nomi più gettonati), ma da questo orecchio De Laurentiis sembra non volerci sentire. Allora se cessione deve essere, gli indizi portano in Russia dove l’Anzhi può permettersi spese folli, in Premier League, con il Manchester city che potrebbe affiancare Lavezzi ad Aguero, oppure in Francia con gli sceicchi del Paris Saint Germain che non avrebbero problemi a pagare la clausola.

Qualcosa di più si saprà dopo il 20 maggio, dopo la finale di coppa Italia, ma intanto i bene informati parlano di un incontro in programma nei prossimi giorni tra De Laurentiis e Mazzoni, manager del Pocho: un faccia a faccia per ripartire insieme, magari con un ritocco all’ingaggio, oppure una riunione che sancirà la fine dell’avventura partenopea di Lavezzi? Tutto può ancora succedere, anche se sono sempre più insistenti le indiscrezioni sulla volontà del Pocho di cambiare aria e maglia. A cambiare maglia potrebbe essere anche Andrea Dossena: l’esterno non sta vivendo bene le ultime esclusioni e non sembrerebbe disposto a un altro anno da comprimario. La società già si sta guardando intorno e ha messo gli occhi su Aly Cissokho, terzino sinistro del Lione, corteggiato in passato da Juventus e Milan: un nome che andrebbe a coprire uno dei punti deboli nella rosa azzurra.

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