Pompei continua a cedere, crollo nella Regione V per il maltempo dei giorni scorsi

Pompei continua a cedere. Lontana dai fasti di un tempo, i pezzi che hanno fatto la sua storia continuano a cadere cancellando tassello dopo tassello il sito archeologico più grande del mondo. A cadere questa volta è stato un angolo di muro nella Regione V insula IV.  La Soprintendenza ha chiuso la zona ai turisti, transennando l’area.  I primi rilievi hanno evidenziato i danni riportati dalle incessanti piogge degli ultimi giorni, che avrebbero favorito il crollo della parte di muro delle dimensioni di circa due metri quadrati.

Il cedimento è avvenuto in una zona aperta al pubblico, nei pressi del vicoletto dove c’è la famosa casa di Marco Lucrezio Frontone. Anche se la zona interessata non è di pregio come tante aree circostanti, era oggetto di studi da parte di un gruppo di archeologici giapponesi. Inoltre, si trova di fronte la zona di Porta Nola che sarà interessata dagli interventi messi in cantiere grazie ai Fondi Europei annunciati dal Governo.

È di qualche giorno fa la notizia annunciata dal governo di assegnare dei fondi per una ristrutturazione straordinaria degli scavi di Pompei. Sul posto sono intervenuti il Presidente del Consiglio Mario Monti e i Ministri Cancellieri (Interno), Profumo (Università e Ricerca), Omaghi (Beni Culturali) e Barca (Istruzione).

Il piano d’investimenti, che dovrebbe dare un nuovo volto a Pompei entro il 2015, vale 105 milioni di euro composti da fondi europei e fondi statali: 41,8 milioni di euro proverrano dai fondi Fesr dell’Unione Europei mentre 63,2 milioni sono i fondi nazionali. Gli interventi interesseranno la Casa dei Dioscuri, la Casa delle Pareti Rosse, la domus del Marinaio, la casa dei Sirico e quella del Criptoportico. Inoltre verrà implementata la struttura organizzativa della Soprintendenza apportando migliorie ai servizi destinati ai turisti e agli impianti di sicurezza e videosorveglianza.

Il Parco archeologico di Pompei accoglie ogni anno circa 2 milioni di visitatori provenienti da tutto il mondo ed è considerato patrimonio dell’Umanità Unesco.

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