Movida violenta, accoltellato giovane a San Pasquale: “Occorre l’esercito”

La voglia di divertirsi a tutti i costi, l’alcol che gira a fiumi, l’atteggiamento di chi si sente al di sopra delle leggi: un mix esplosivo che quasi ogni sabato fa registrare un nuovo episodio di violenza. Siamo nella notte tra sabato e domenica scorsa, a piazza San Pasquale a Chiaia, nella Napoli bene: tra le centinaia di persone che si ritrovano in strada, c’è anche una coppia di ragazzi; sono in auto, parcheggiata alla men peggio in seconda fila, per godersi pochi attimi di intimità. Il veicolo è fermo tra la Riviera di Chiaia e la piazza e ostacola il passaggio di una motocicletta: il conducente del due ruote inizia a inveire, spalleggiato da un amico che è con lui sul mezzo.

Dalle parole ai fatti il passo è sempre più breve: i due scendono dalla moto e iniziano a dare calci e pugni alla macchina; riescono ad aprire lo sportello e tirano fuori il conducente, un giovane di 23 anni. All’improvviso spunta un coltellino che colpisce per due volte il ragazzo: il primo colpo è sul braccio, il secondo sulla gamba. Per fortuna questa volta la tragedia è soltanto sfiorata: il 23enne va al Pronto Soccorso dell’ospedale San Paolo dove gli riscontrano ferite guaribili in dieci giorni e lo dimettono.

Nessun testimone dell’episodio: tra le tante persone che riempiono la piazza il sabato sera nessuno ha visto o sentito nulla. Capita sempre così, capita sempre più spesso, anche perché dopo mezzanotte la piazza è abbandonata a sé stessa: fino alle 24 ci sono, infatti, i vigili urbani a presidiarla, mentre dopo, per i noti problemi finanziari che affliggono il Comune, non c’è più nessuno. Un problema grave visto il continuo ripetersi di episodi di violenza che macchiano di sangue la movida partenopea:  una situazione che spinge Fabio Chiosi, presidente della I municipalità, a chiedere l’invio dell’esercito e il segretario regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, a parlare di vergogna e a domandarsi “come è possibile che si verificano atti criminali sempre nelle stesse zone e negli stessi giorni e le forze dell’ordine non riescono ad organizzare un presidio efficiente?”

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