Ztl, le donne dei clan nelle proteste della scorsa settimana

Lo aveva detto l’assessore alla sicurezza, Giuseppe Narducci, parlando delle proteste contro la Zona a traffico limitato istituita nel centro di Napoli: “Qui c’è la mano della camorra”. Dopo meno di una settimana, arrivano i primi riscontri: secondo quanto riporta l’edizione odierna di Repubblica Napoli, sei donne del clan Lepre sono state denunciate per i disordini di giovedì e venerdì scorso attuati per boicottare la Ztl. Per le donne, tutte residenti in via Brombeis e via Saverio Correra e appartenenti alla famiglia del boss Ciro Lepre, l’accusa è di blocco stradale: secondo quanto fanno trapelare gli inquirenti, il capo clan non gradirebbe il provvedimento messo in atto dall’amministrazione comunale perché intensifica  il traffico nel Cavone e soprattutto perché porterà all’installazione delle telecamera nella zona.

Cassonetti dei rifiuti svuotati sulle carreggiate, blocchi stradali, disagi alla circolazione: dietro a tutto questo però, non c’è solo la mano della criminalità organizzata. Tra i manifestanti c’erano, infatti, anche commercianti e residenti  ed è anche su di loro che si poggia la lente di ingrandimento degli investigatori.

Trenta i nomi finiti nelle indagini e per i quali le ipotesi di reato sono blocco stradale e interruzione di servizio pubblico, visto che le proteste hanno bloccato ambulanze e autobus. Sui commercianti che hanno partecipato ai blocchi stradali, si abbatterà anche la scure dei vigili urbani: controlli al tappeto sono partiti per verificare se tutti i pagamenti sono in regola (dalla Tarsu all’Ici arrivando fino alle norme sull’allestimento delle vetrine).

Intanto prosegue il lavoro dei tecnici intorno alla Ztl e al vaglio ci sono alcune modifiche da apportare al dispositivo: la più  importante di queste potrebbe riguardare proprio via Brombeis che potrebbe essere pedonalizzata. Al di là della protesta criminale, infatti, la situazione nei vicoli adiacenti piazza Dante è diventata insostenibile: il via vai di auto e scooter hanno peggiorato la qualità della vita e hanno indotto i tecnici del comune a studiare soluzioni alternative. Le modifiche, che dovrebbero contenere anche la pedonalizzazione di via Soriano (lato via Tarsia), potrebbero essere operative già da questa settimana una volta ricevuto il via libera dalla Giunta e il benestare dei residenti.

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