Parcheggi a pagamento: dal 22 settembre aumentano le strisce blu

Dal 22 settembre sarà attivata la nuova zona a traffico limitato che si estenderà da via Foria a via Poerio. Attorno all’area pedonale si registrerà un considerevole aumento delle ormai famose “strisce blu”, le zone in cui è possibile parcheggiare a pagamento la propria automobile.

Tra qualche giorno saranno previsti 589 posti in più rispetto ai 1044 attualmente esistenti. Ma non è tutto: le tariffe subiranno un incredibile rincaro. Si parla di cifre incredibili: ben 2 euro per la prima ora di sosta e 2 euro e 50 centesimi per le ore successive. A piazza Mercato, si parla addirittura di 3 euro per la prima ora e 3 euro e 50 centesimi per le successive. La notizia ha creato non poche polemiche: i commercianti minacciano chiusure, proteste e petizioni contro il provvedimento. Sicuramente imporre l’aumento del costo dei parcheggi pubblici proprio ora che si prevedono tagli ai trasporti appare un controsenso: i cittadini saranno costretti a pagare di più nel caso in cui decidano di spostarsi con la propria automobile senza, di contro, essere incentivati a servirsi dei mezzi pubblici a causa dei continui disservizi.

A fare da cornice alla querelle c’è, inoltre, l’annosa questione della presunta illegalità delle strisce blu. Molte le conferme giuridiche pervenute in tal senso: una sentenza del 22 ottobre 2007, ad esempio, ha confermato che laddove non sia predisposta un’adeguata zona di sosta gratuita (le famose strisce bianche) attorno alle aree di parcheggio a pagamento, sussista una violazione dell’art. 7, comma 8, del Codice della Strada. Tutte le contravvenzioni contestate agli automobilisti in tali circostanze, pertanto, sono da considerarsi nulle.

Per non parlare poi dell’odioso problema dei parcheggiatori abusivi: molto spesso, infatti, il malcapitato guidatore è costretto a pagare sia il tagliando del parcheggio per non rischiare la multa, sia il pizzo per non rischiare danni alla propria vettura. Una situazione insostenibile che, senza dubbio, non può risolversi solo con l’istituzione della nuova navetta C55 attualmente prevista per scoraggiare l’utilizzo della propria auto.

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