Marano, arrestato latitante del clan Lo Russo

Le forze dell’ordine e le organizzazioni camorristiche sono sempre in azione, non vanno mai in vacanza. Continuano infatti  ininterrottamente le indagini della Dda napoletana sulle attività illecite dei clan camorristici. Dalle recenti azioni delle squadre mobili risulta essere di nuovo in primo piano il clan Lo Russo.  Ieri, nel primo pomeriggio, i carabinieri della stazione mobile di Marianella hanno rintracciato e arrestato in un covo nascosto in un rudere un affiliato del clan Lo Russo, latitante da un anno.

L’irruzione è avventuta a Marano di Napoli, in un’abitazione diroccata su area campestre di via Marano Pianura, dove  i carabinieri hanno catturato il latitante Pasquale Angellotti, detto “Linuccio ‘o cecato”, di  43 anni, residente in via Janfolla, e gia’ noto alle forze dell’ordine poichè ritenuto affiliato al clan camorristico dei Lo Russo.

Il clan, detto anche dei ‘capitoni’, è attivo nei quartieri di Miano, Chiaiano e Piscinola. Angellotti, che si trovava in stato di latititanza dal novembre dello scorso anno dopo esser riuscito a sfuggire a un blitz della Squadra Mobile di Napoli, ha al suo carico un’ ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip di Napoli su richiesta della Dda per associazione a delinquere di stampo mafioso e traffico di stupefacenti. Al momento dell’irruzione, l’uomo non ha opposto alcuna resistenza e non ha, allo stesso modo, cercato di darsi alla fuga, ma ha fornito generalità false, per dissimulare dinanzi alle  forze dell’ordine la sua identità.

I carabineri hanno rese note le foto del rudere, utili per le loro indagini, in cui l’uomo si era rifugiato per tutto questo tempo. L’ abitazione non è, certo, nelle condizioni migliori, ma permetteva all’uomo di godere di qualsiasi tipo di comodità. Inoltre, le forze dell’ordine, durante la perquisizione, hanno trovato 2.800 euro in denaro contante, che subito sono stati posti in stato di sequestro.

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