Un bel bottino quello scovato dalla Guardia di Finanza a Pozzuoli in zona Torre Poerio. All’interno di un anonimo campo di vite, e ben nascoste, si celavano ben 8 piante di canapa indiana che, coltivate e cresciute indisturbate all’interno dei campi, avrebbero rappresentato un guadagno notevole per il proprietario agricolo.
L’operazione di controllo sarebbe iniziata già qualche giorno fa, quando i militari della Guardia di Finanza hanno notato movimenti e presenze “anomale” all’interno di un normalissimo vigneto. Di qui sono poi partiti gli appostamenti che hanno permesso di reperire informazioni sul fondo agricolo e di scoprire anche il proprietario, nonché appassionato pollice verde, che si occupava della cura delle piante di droga.
Due gli indagati per il caso, uno dei quali un pluripregiudicato locale di 35 anni, proprietario dei 5 piante di canapa indiana, che è stato messo in manette dagli inquirenti. Denuncia a piede libero anche per il suo vicino di fondo, al quale apparterrebbero le restanti 3 piante.
Prima però di procedere con il sequestro del terreno, i finanzieri hanno perquisito la casa del giovane trovando due fucili da caccia detenuti illegalmente e senza avere nessun porto d’armi, nè da caccia nè sportivo. Con molta probabilità i fucili servivano per allontanare eventuali curiosi o personaggi inopportuni che avessero potuto disturbare la coltivazione. Le piante che, come emerge dal video girato dalle fiamme Gialle, sono piuttosto grandi, avrebbero generato marijuana per ben 250 kg, che sarebbe stata destinata al commercio illegale nelle varie zone di spaccio partenopee.
L’escamotage di coltivare cannabis all’interno di semplice terreni destinati ad altre colture, sembra essere ormai quasi una moda. E’ di sole poche ore fa, infatti, la notizia che nell’Alto Casertano, più precisamente a Pietravairano, sono stati sequestrate dalla Guardia di Finanza ben 1085 piantine di marijuana, per un introito potenziale di circa 100.000 euro. La coltivazione illecita era celata all’interno di un campo di kiwi. Per due uomini originari di Castellammare di Stabia sono scattate le manette, mentre la coppia di coniugi proprietari del fondo è stata denunciata.
[youtube drA9aWX-6cc]
