Quarto: il boss Iannone arrestato in lussuosa villa

Il suo rifugio è stato finora una lussuosa villa di tre piani con giardino a Quarto, dotata di un efficace sistema di videosorveglianza e di una scappatoia per l’emergenza: un cunicolo che terminava il suo percorso sul retro della casa. Proprio da lì ha cercato stamattina una via di fuga il presunto boss della camorra, Alessandro Iannone, 34 anni, ritenuto il reggente del clan  “Longobardi-Beneduce”, che controlla l’area di Pozzuoli.

Ma i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Napoli non gli hanno dato scampo: prima di fare irruzione nella villa, avevano già circondato l’edificio e bloccato l’uscita del cunicolo.

Gli era invece riuscito di scampare alla cattura la notte del 24 giugno 2010, quando si dileguò facendo perdere le sue tracce durante un blitz dei carabinieri di Napoli che invece condussero in carcere altri 84 affiliati, accusati a vario titolo di associazione camorristica, tentato omicidio, estorsione, traffico e spaccio di stupefacenti e altri reati minori. L’operazione fu il risultato di una lunga indagine, partita nel 2004 e coordinata dalla procura del capoluogo partenopeo, che aveva portato in luce un giro di racket ed estorsioni a danno di imprenditori e commercianti della zona flegrea, nonché ricostruito l’attività di controllo delle piazze di spaccio da parte del clan.

Questa volta lo hanno sorpreso in pieno sonno, disarmato e solo. A fargli compagnia solo quotidiani: un’ampia rassegna stampa di tutti i titoli e gli articoli dedicati alla sua latitanza, durata 14 mesi e terminata nella sua città d’origine.

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