Riapre l’Acciaieria Sonora: il Gip non conferma il sequestro

Si è risolto nel migliore dei modi il sequestro dell’Acciaieria Sonora: dopo soli sei giorni il Gip non ha confermato il sequestro e ha disposto l’immediata rimozione dei sigilli. Il presidente di Wiki Group, il consorzio che gestisce le attività dell’Acciaieria, si è detto soddisfatto della decisione: «Sapevamo di essere nel giusto ed è bastato attendere con serenità la decisione del giudice per poter ricominciare a lavorare. Adesso ci tocca rimboccarci le maniche per recuperare il tempo perso e far ripartire a pieno ritmo le iniziative della Acciaieria Sonora». Non sono ancora state rese note le motivazioni del dissequestro: bisognerà aspettare.

E’ evidente, tuttavia, che le ragioni addotte per legittimare il sequestro sono state giudicate infondate: niente costruzioni abusive, niente danni ambientali. Un sonoro buco nell’acqua che ha implicato non poche conseguenze. Da venerdì, sin da quando si è diffusa la notizia della revoca dei sigilli, si è iniziato a lavorare senza sosta per cercare di limitare i danni. Nonostante gli sforzi, però, il Reggae zone Festival, previsto per il giorno successivo, è definitivamente saltato. Non c’è stato nulla da fare. Ancora in forse il concerto dei Modà che dovrebbe avere luogo mercoledì. Buone notizie, invece, per i fans di George Michael che l’11 settembre potranno assistere certamente al concerto del loro idolo.

Alla luce della decisione del Gip non resta che domandarsi su quali basi si sia giunti al sequestro. Una settimana di titoli sui giornali, di sospetti. Ancora una volta Napoli è stata associata all’irregolarità e all’abuso. Ancora una volta si è contribuito a dare un’immagine negativa della città. Per procedere ad un sequestro così clamoroso, che avrebbe certamente fatto scalpore, nel periodo di massima attività della location, dovevano esserci motivi serissimi.

Vista la conclusione della vicenda, i cittadini meritano una spiegazione: la discrepanza tra l’apposizione dei sigilli e la decisione del Gip deve essere motivata. Gli oltre 2000 spettatori che hanno già acquistato i biglietti per uno spettacolo che probabilmente non avverrà mai, devono almeno poter capire cosa è successo.

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