Emergenza al Loreto Mare: niente più posti letto e barelle

Grave emergenza al Loreto Mare: l’ospedale di via Marina vive da mesi una situazione insostenibile. Lo spazio è praticamente nullo, gli operatori non sanno più dove collocare i pazienti né, tantomeno, dove visitarli. Le barelle che dovrebbero servire come semplici mezzi di trasporto o, al massimo, come appoggi temporanei, sono diventate delle “stanze” definitive: transitare per i corridoi è diventato davvero impossibile. Medici e infermieri sono costretti ad avanzare scansando le barelle accostate ai muri. La conseguenza? Oltre alle condizioni precarie in cui i pazienti vengono curati, le barelle sono finite: persino il pronto soccorso non ne ha più ed i pazienti, anche quelli più gravi, sono costretti ad attendere per ore il proprio turno in piedi. Una situazione gravissima che costringe gli operatori a lavorare in condizioni tremende ed i familiari e gli stessi ammalati ad arrangiarsi in poco spazio e senza alcun comfort.

La gravità della situazione traspare con chiarezza dalle parole di Paolo Bellis, il primario di Medicina: «Al Loreto Mare c´è una situazione senza ritorno e gli operatori sono in una situazione di stress senza precedenti. La privacy è andata a farsi benedire, i pazienti non solo vengono buttati sulle barelle, ma rischiano di pagare sulla loro pelle lo stress del personale». Si, perché è questo il rischio: gli operatori sono sottoposti a turni massacranti ed imprevedibili per la carenza di personale, sono costretti a lavorare in spazi stretti, tra le lamentele di pazienti e familiari, ad intervenire tra la folla e gli effetti personali degli ammalati, appoggiati su pavimenti e davanzali.

Il personale dei presidi ospedalieri disattivati avrebbe dovuto essere riassegnato per potenziare i reparti più affollati, ma questo non è mai avvenuto, tanto che ci si inizia a chiedere che fine abbiano fatto gli operatori in servizio negli ospedali chiusi. La mancanza di personale inizia, infatti, a diventare un grosso problema: il Loreto Mare potrebbe infatti avvalersi di altri 16 posti letto che, sebbene già pronti, non possono ancora entrare in funzione per la carenza di operatori. Una risorsa importante che potrebbe contribuire a risolvere, almeno in parte, una situazione complessa.

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