De Magistris sull’emergenza rifiuti: c’è la camorra dietro ai sabotaggi

La situazione rifiuti è ormai davvero sfuggita di mano. Solo pochi giorni fa era intervenuto perfino il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che aveva definito “assolutamente indispensabile e urgente un intervento del Governo nazionale per l’aggravarsi della acuta e allarmante emergenza rifiuti a Napoli”. Con queste parole il Presidente ha ribadito la sua preoccupazione per Napoli e per la politica di isolamento che le altre regioni ed il Governo centrale stanno mettendo in atto. Una preoccupazione condivisa anche dal sindaco Luigi De Magistris: “il Governo non si è assunto le sue responsabilità e altri sono lenti ad adottare provvedimenti che potrebbero liberare la città dai rifiuti, ognuno deve fare la sua parte”. In un videomessaggio pubblicato su Facebook, De Magistris, risponde per le rime a Berlusconi, che aveva ostentato la necessità di un suo intervento, polemizzando sulla politica emergenziale, non risolutiva, messa in atto fin ora dal Premier. Tale politica, secondo il sindaco, avrebbe avuto l’unico risultato di arricchire le “cricche dell’incenerimento e dello smaltimento illecito”. In merito ai sabotaggi subiti, De Magistris ha un’idea ben precisa: “è evidente che c’è una strategia dietro ai roghi e ai blocchi stradali. La camorra ostacola la nostra rivoluzione ambientale”. Tale rivoluzione consisterebbe nell’avvio di una raccolta differenziata seria e duratura e di gare d’appalto finalmente libere da manovre sotterranee e criminali.

Intanto il sindaco si è recato a Roma dove ha discusso a lungo con il Ministro dell’ambiente Stefania Prestigiacomo: il Ministro si è impegnata a sbloccare una parte dei fondi FAS. Alcune Regioni, inoltre, si sono dette disponibili ad accogliere i rifiuti campani ma il Presidente del Consiglio non ha ancora redatto il decreto sbloccaflussi necessario per iniziarne il trasporto.

Sin ora De Magistris ha emanato un’ordinanza, valida 30 giorni, con cui si stabilisce che  la raccolta rifiuti venga effettuata senza sosta, 24 ore su 24, e che i camion dell’Asia e della Lavajet  vengano accompagnati da una scorta armata per evitare ulteriori sabotaggi. Una situazione difficile da gestire che rischia, però, di compromettere seriamente la salute dei cittadini.

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