Referendum a Napoli: i dati dell’affluenza e i festeggiamenti dopo la vittoria del SI

Il referendum su acqua, nucleare e legittimo impedimento è ormai alle spalle e adesso è ora di bilanci: la soglia del 50% più uno, tanto agognata, è stata superata senza difficoltà. Mentre in Campania il quorum è stato raggiunto con una percentuale del 52,28%, a Napoli si attesta al 49,25%. I quartieri dove si è votato di più sono gli stessi dove, circa un mese fa, aveva trionfato il nuovo sindaco Luigi De Magistris: Arenella, Vomero, Fuorigrotta, Chiaiano, Avvocata e Bagnoli. Il record di affluenza, invece, spetta al comune di Portici, dove si è registrata una percentuale di voto del 61,53%.  Un risultato in parte inaspettato che, per fortuna, non ha influito sull’esito finale del referendum. Piccola curiosità: a Ceppaloni, patria di Mastella, si è sfiorato il 68%.

Dopo il raggiungimento del quorum e la vittoria del SI, a Napoli, come in tutta Italia, è esplosa la felicità di coloro che da sempre si battevano per questo risultato: in molti si sono recati nelle principali piazza cittadine. A piazza Plebiscito i Verdi hanno festeggiato con spumante e pizza. L’iniziativa più particolare resta, tuttavia, quella pensata per incentivare le persone al voto nonostante il clima estivo: domenica, nelle spiagge campane più affollate, decine di volontari dei Verdi hanno percorso in lungo e in largo i bagnasciuga con megafoni e cartelloni con su scritto “vai a votare”. Ma non è tutto: molti lidi si sono offerti di applicare uno sconto a chi, munito di certificato elettorale, dimostrasse di aver esercitato il proprio diritto al voto e l’Edenlandia, così come altri esercizi commerciali, ha regalato gadget ai votanti.

Nonostante queste iniziative, però, un problema c’è stato: molte persone hanno denunciato l’impossibilità di ritirare il duplicato della tessera elettorale in alcune Municipalità di Napoli durante la giornata di domenica 12 giugno. La difficoltà, da attribuire al centro di elaborazione dati del Comune, ha destato non poche polemiche. Già in serata, tuttavia, era stato garantito il funzionamento di almeno 2 terminali, che lunedì hanno consentito ai cittadini di privi di Carta di Identità e Certificato Elettorale di recarsi alle urne dopo averli ritirati.

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