Quando è nato il Ludobus forse neanche i suoi ideatori avevano immaginato quanto successo e quanta adesione avrebbero ricevuto. La storia di Progetto Uomo, cooperativa sociale fortemente voluta da Padre Angelo Avitabile, nasce negli anni 90 da un gruppo di giovani dai volenterosi ideali frequentati la parrocchia della Salette nel Rione Traiano di Napoli. L’intento era ed è quello di “dare risposte concrete alla situazione circostante”.

Un sogno realizzato dal furgoncino magico che gira le piazze campane portando i giochi di un tempo di nuovo in auge, facendo conoscere ai bambini di oggi le tecnologie di un tempo, su tutti la tanto amata mazz ‘e pivez, il gioco che ha divertito secoli di generazioni e che ancora adesso non delude.
Viviana Luongo, presidente dell’associazione Progetto Uomo, costruisce giocattoli in legno e, insieme col suo staff, li diffonde fra i bambini delle varie cittadine campane, affinché si riapproprino di ciò che è loro: il gioco, la manualità, l’essenza stessa di una ludicità sociale scomparsa, offuscata dal videogioco ho-già-tutto-programmato.