Asfalto disastrato a via Chiaia: tre feriti

Le strade di Napoli non godono sempre di buona salute. Si potrebbe pensare che il dissesto del manto stradale interessi solo le zone periferiche della città, lontane da negozi ed itinerari turistici: ma non è così. Al centro delle polemiche la centralissima via Chaia dove, pochi giorni fa, ben tre passanti sono rimasti feriti a causa di un basolo rialzato. I tre incidenti, senz’altro prevedibili e possibili da evitare, sono avvenuti all’incrocio tra via Chiaia e salita Sant’Anna di Palazzo e si sono verificati nell’arco di sole tre ore: mentre i primi due non hanno riportato ferite gravi, la terza persona, una donna, si è addirittura rotta la testa ed è stata condotta d’urgenza in ospedale. Forse proprio questo caso eclatante ha determinato l’intervento della protezione civile: l’area è stata transennata ma non si è potuta ultimare la riparazione poiché la protezione civile, non essendo l’organo competente in quest’ambito, non era adeguatamente attrezzata per simili evenienze. Così la strada è rimasta com’era, senza che nessuno intervenisse. Via Chiaia è un’area pedonale costellata di attività commerciali, nonostante ciò, come confermano le parole di Salvatore Senese, presidente del centro commerciale della strada, automobili e mezzi pesanti circolano con tranquillità nonostante l’esistenza di delibere comunali che lo vietino esplicitamente. Nessuno, dunque, controlla che la legge sia rispettata e i camion, transitando, provocano la rottura delle lastre che ricoprono il manto stradale.

Il caso di via Chiaia, tuttavia, è solo l’ultimo di una lunga serie: a seguito delle abbondanti piogge che qualche mese fa si sono abbattute su Napoli, due enormi voragini si sono aperte in via Falcomatà, nel cuore del quartiere Vomero. L’area, che si estende per alcuni metri, è stata transennata ma, nonostante sia passato moltissimo tempo, la strada è ancora rotta. Resta tuttavia calpestabile un piccolo marciapiede che consente il passaggio ai residenti, ormai rassegnati. Destino meno fortunato per le automobili, cui è impedito il transito, che sono costrette ad effettuare un percorso molto più lungo.

Staremo a vedere se qualcuno vorrà finalmente farsi carico del problema ed intervenire il prima possibile.

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