I Nas sequestrano il reparto operatorio dell’ospedale Scarlato

Ieri, 30 aprile, si sono svolti i funerali di Maria Rosaria Ferraioli, la giovane donna incinta di due gemelli che, recatasi al pronto soccorso per un banale ascesso all’inguine, è morta la notte tra Pasqua e Lunedì Santo insieme ai sue due bambini. Mentre ad Angri amici e familiari le davano l’ultimo saluto, la Procura di Salerno predisponeva l’ispezione dell’ospedale Scarlato di Scafati ad opera dei Nas. L’intero reparto operatorio, fatta eccezione per un’unica sala operatoria che resterà attiva per garantire gli interventi più urgenti, è stato sottoposto a sequestro preventivo. Dalle prime indiscrezioni sembrerebbe che i carabinieri abbiano riscontrato gravissime carenze dal punto di vista igienico nonché l’evidente inosservanza delle basilari norme di sicurezza. Oltre a queste motivazioni, l’ispezione dei Nas è sfociata nel sequestro anche perché quello di Maria Rosaria non è il primo decesso improvviso ed apparentemente inspiegabile che si verifica nella struttura ospedaliera di Scafati. Già due donne erano morte, una a gennaio e l’altra a settembre scorsi. Diverso, però, era stato il destino dei figli che portavano in grembo: a differenza dei due gemellini, sono sopravvissuti. L’Asl di Salerno ha predisposto, oltre all’ispezione dell’ospedale incriminato, anche la verifica delle sale operatorie e delle farmacie di tutti gli undici presidi ospedalieri presenti sul territorio di competenza. In questo modo sarà possibile avere un quadro completo del servizio sanitario offerto ai cittadini ed eventualmente intervenire per apportare miglioramenti.

Ai funerali, nella chiesa di Santa Maria di Costantinopoli, erano presenti più di mille persone. L’uscita del feretro è stata accompagnato da lunghissimi applausi e dalla commozione di tutti. Giovedì aveva avuto luogo l’autopsia sul corpo della ventitreenne. I genitori ed il compagno, che avrebbe sposato in estate, hanno dichiarato alla stampa il loro sgomento: dalle loro parole traspare la necessità che sia fatta al più presto chiarezza sull’accaduto e che i responsabili siano individuati.

Impostazioni privacy