Le spese pazze delle comunali napoletane

Campagna elettorale sempre più impazzita e folleggiante, quanto meno in termini di spese. Nei giorni scorsi tutti i preventivi di spesa sono stati consegnati presso il Comune di Napoli come da obbligo di legge e pertanto resi noti. Da questi documenti traspaiono inevitabili le profonde differenze fra candidato e candidato: si passa dai 650.000 euro di preventivo-spesa per Lettieri ai 205 euro (non è un errore di battitura!) di Ciro Formisano. Ma vediamoli in dettaglio. Lettieri si conferma come il più spendaccione di tutti, con spese che neanche la triade Morcone-De Magistris-Pasquino riescono a superare. Il leader del centrodestra ha comunicato che trenta giorni di impegno per la sua lista personale, “Liberi per Lettieri”, dovrebbero costare la bellezza di 273.500 euro divisi fra manifesti,  stampati e spese generali, con un approccio decisamente berlusconiano che punta ad un piazzamento d’immagine molto american way. Il Pd si piazza in ottima posizione con 117.000 euro divisi fra presentazione dei candidati e programmi, dibattiti e conferenze, affitto dei locali. Da ciò si evince anche la differente tecnica di approccio al popolo rispetto al Pdl, puntando più su appuntamenti assembleari finalizzati all’incontro e alla conoscenza dei candidati. Il Pdl ha invece preventivato una spesa di ben 156.000 euro. Luigi De Magistris preventiva 117.300 euro per la sua lista civica, mentre Morcone e Pasquino viaggiano di pari passo oscillando fra i 200.000 euro o poco meno. Altre forze economiche che vanno ad incrementare la “Corazzata Lettieri” sono quelle di “Giovani in corsa”, che hanno 55 mila euro da spendere e Adc di Francesco Pionati, che sborserà la stessa cifraMastella invece prevede 61.000 euro totali per entrambe le sue liste.

E poi ci sono quelli, per così dire più sobri, che non fanno di propaganda virtù, ma prevedono spese strettamente necessarie. E’ il caso del partito Cinque stelle con candidato sindaco il 36enne Roberto Fico, che puntano ad un massimale di spesa che non superi i 5000 euro, oppure “Napoli non si piega” di Giuseppe Marziale, che  stanzia appena 3000 euro, oppure ancora i comunisti del Pcl che affidano al loro candidato Ciro Formisano un borsellino di 205 euro in totale.

 

 

 

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