Acerra, ordigno bellico scambiato per tubatura

Ieri ad Acerra, in via Brescia, è stato ritrovato  un ordigno bellico risalente al secondo conflitto mondiale. La scoperta è avvenuta praticamente per caso, quando un residente della zona stava operando dei lavori alla propria rete fognaria cercando di trovare il tubo che, ostruito da qualcosa, aveva provocato disagio all’abitazione. Ed è così che scavando, l’uomo ha ritrovato l’ordigno bellico che in un primo momento è stato scambiato per una tubatura e che quindi ha deciso di ripulire prima di rimettersi nuovamente alla ricerca del tombino occluso. La scoperta è stata a dir poco sorprendente oltre che agghiacciante: l’uomo aveva appena ritrovato un ordigno bellico carico e mai esploso, giacente nel sottosuolo da più di 50 anni. Si tratta di una bomba di 20 kg di peso, con all’interno ben 6 chili di esplosivo di tipo a schegge potenzialmente pericoloso, considerando anche il fatto che nella zona vi abitano una ventina di famiglia tutte dislocate in villette monopiano.

Subito sono state allertate le forze dell’ordine e la protezione civile, ma la Polizia è stata costretta a chiamare gli Artificieri dell’Esercito in quanto non sufficientemente attrezzata per ordigni di quel peso e di quelle dimensioni. Nella serata di ieri sono finalmente giunti anche i responsabili del Genio Militare che hanno rimosso l’ordigno in sicurezza e ripristinato la situazione.

Durante le ore di attesa, prima dell’arrivo delle Forze dell’Ordine, vi è stato sul luogo un andirivieni di persone, abitanti della zona, giornalisti o semplici curiosi che, spinti dall’eccezionalità del caso, si sono precipitati con un misto di eccitazione e paura ad ammirare la bomba che era a quattro passi dalle loro case e che, misteriosamente, non era mai esplosa in tutti quegli anni.

Ad ogni modo, sono tantissimi i casi di ritrovamento di residuati bellici non ancora brillati che vengono portati alla luce, di solito, in modo del tutto casuale e che, spesso, generano anche situazioni di allarme protratto per lungo tempo, ma, per fortuna, l’ordigno rinvenuto ad Acerra, non ha rappresentato un enorme pericolo.

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