Rifiuti: ancora incendi, Pasqua tra i sacchetti

incendi rifiuti napoli Prosegue l’emergenza rifiuti con gli incendi, a Napoli e provincia, e il lento lavoro delle discariche. Contrariamente a quanto annunciato due giorni fa dal sindaco Rosa Russo Iervolino, quando presentava tutti i punti relativi all’operazione Pasqua pulita, il capoluogo e le periferie si apprestano ad accogliere i turisti tra i soliti sacchetti che ricoprono l’asfalto. In strada vi sono 1.100 tonnellate di rifiuti e a tale impietoso scenario si aggiungono episodi che sembrano rappresentare ormai una diretta conseguenza dell’emergenza: gli incendi. Un superlavoro per i vigili del fuoco, impegnati a spegnere circa trenta roghi tra Napoli e provincia, dove la già poco vivibile passeggiata tra i cumuli di immondizia potrebbe essere accompagnata dalla diossina sprigionata dai fumi.

Il sindaco di Napoli parlava, giorni fa, di alcuni lavori straordinari atti a garantire una Pasqua serena per cittadini e turisti, tra interventi speciali da parte dei lavoratori Asia e l’apertura di tutti i siti di conferimento, che avrebbero accolto, in primis, i rifiuti del capoluogo. “Per ora stiamo aspettando il parere del ministero dell’Ambiente e della Regione, ma l’ordine è di accelerare il più possibile ogni procedura. Ci sono, quindi, possibilità che Napoli sia pulita a Pasqua e noi faremo il possibile per ottenere questo”, spiegava, ma le promesse, finora, non sono state mantenute.

Lo stir di Chiaiano non riesce ad assorbire più di 100/150 tonnellate di rifiuti, una parte del termovalorizzatore di Acerra è chiuso e presso gli impianti di Caivano e Santa Maria Capua Vetere non è stato possibile trattare, ieri, i carichi provenienti da Napoli.

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L’assessore all’Igiene, Paolo Giacomelli, annuncia interventi straordinari per oggi pomeriggio a Fuorigrotta e a Pianura, spiegando: “Rimane massimo l’impegno, mio e di tutti i lavoratori dell’Asia, in questi tre giorni precedenti la Pasqua, per tentare di recuperare i maggiori quantitativi di giacenza, in particolare, nelle aree centrali della città, cioè quelle maggiormente interessate dai flussi turistici”.

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