L’Udinese sbanca al San Paolo

Nessuno lo avrebbe detto, eppure al San Paolo ieri sera è successo ciò che non ti saresti mai aspettato, l’Udinese torna a casa con tre punti del tutto inaspettati. La squadra di Guidolin, messa in campo in maniera straordinaria, sembrava già una vittima predestinata, viste anche le assenze di Sanchez e Di Natale; invece il campo ha restituito un risultato totalmente diverso. Prima di parlare di ciò che non ha fatto il Napoli, sarebbe opportuno analizzare la splendida prova dell’undici che Guidolin, anche in situazione di emergenza, è riuscito a mettere in campo, compensando due assenze pesanti, con un centrocampo di gran qualità, condotto per mano splendidamente da Inler, autore anche di un goal fantastico. Difesa compatta, centrocampo robusto e ripartenze in velocità, un mix perfetto che ha mandato in crisi la squadra di Mazzarri. D’altro canto però si è visto un Napoli che nel primo tempo ha tenuto il campo, confrontandosi sullo stesso livello dell’Udinese, avendo anche qualche buona occasione, che con un pizzico di fortuna in più, avrebbe sicuramente visto giocare una partita diversa. Un paio di occasioni con Cavani, sono state subito compensate da alcune azioni pericolose dell’Udinese, come il tiro di Pinzi rispetto al quale c’è voluto tutto il miglior De Sanctis per evitare il goal. Guardando il Napoli del primo tempo, nessuno avrebbe mai potuto pensare a ciò che sarebbe successo nella ripresa, perché in avanti il trio delle meraviglie ha provato a giocare come al solito, con un Hamsik molto propositivo e sempre presente più del Pocho, che ieri sera non è stato per nulla all’altezza delle sue prestazioni solite.
Nel secondo tempo, l’Udinese in meno di dieci minuti è riuscita a segnare due volte, prima con un gran bel goal di Inler, poi con il goal dell’ex, Denis, autore di una partita grintosa e di qualità. Una doppietta micidiale che ha tramortito squadra e tifosi, accorsi al San Paolo fino a riempirlo in ogni posto, che ha spento in dieci minuti le speranze di scudetto che stavano iniziando a nascere. Il Napoli però, nonostante il doppio svantaggio, non ha mollato, producendo uno sforzo che tuttavia non ha visto chiare occasioni di realizzazione. Quasi tutte le azioni offensive dei partenopei, infatti, si sono infrante sul muro issato davanti la difesa della squadra bianco nera. Ed a nulla è servita la traversa colpita da Maggio, grazie all’unico cross decente scodellato al centro dell’area di rigore dell’Udinese. Perché ieri sera è mancata la spietata freddezza del trio d’attacco; il Pocho, dopo un inizio spumeggiante, ha abbandonato lentamente la partita, lasciandosi andare nel finale anche ad un po’ di nervosismo, segno evidente che ci teneva alla partita. A ciò si deve aggiungere anche il rigore sbagliato dal Matador, che avrebbe potuto ridare qualche speranza ai tifosi e farci vedere un finale di gara diverso, anche se il Napoli ha concluso la partita all’arrembaggio, riuscendo ad andare in rete con Mascara, entrato in corso d’opera e che sembra migliorare sempre di più, partita dopo partita e che forse poteva entrare anche qualche minuto prima, al posto di un Lavezzi, a tratti assente. A nulla è servito anche l’ingresso di Lucarelli nel finale di gara, quando il Napoli ha giocato con quattro attaccanti li davanti al muro udinese.

Non bisogna disperare però, perché mancano altre cinque partite, ci sono ancora in palio quindici punti e tutto potrebbe ancora succedere, anche se sappiamo bene che soltanto il Milan da solo, potrebbe gettar via questo scudetto. Il secondo posto, quindi la Champions, sono ancora lì a portata di mano, bisogna solo tener duro, perché la sconfitta dell’Inter a Parma, ci fa capire che si può restare secondi fino alla fine, basta solo tener duro e concludere una stagione già di per sé straordinaria. “Questo Napoli ha fatto delle cose straordinarie. Abbiamo preso la traversa con Maggio, sembrava scritta la sconfitta. Cavani ha sbagliato il rigore e diverse occasioni. Ci tenevamo all’obiettivo, non abbiamo mollato mai”, queste alcune parole di Mazzarri dopo la partita, dicendo anche che di scudetto non si era mai parlato e spendendo comunque parole al miele al suo Napoli: “Qui di scudetto nessuno ha mai parlato. E’ una cosa che deve maturare con una crescita graduale. Il Napoli, comunque, ha cinque punti in più del girone d’andata. Oggi abbiamo fatto una bella partita, creando molto di più. L’Udinese ha fatto tre tiri in porta“.
Singolare poi la non esultanza di Inler che secondo alcuni già sarebbe del Napoli. I suoi compagni di squadra invece hanno detto che non ha esultato per non offendere una tifoseria che lo attende da un anno. Tifosi, quelli napoletani, che hanno dato un esempio a tutta l’Italia per la loro grande sportività, che hanno applaudito i loro ragazzi dopo la partita e che hanno riempito lo stadio fino all’ultimo posto per partecipare all’ennesima festa, che purtroppo stavolta non c’è stata. Il pubblico di Napoli è pronto per l’Europa di un certo livello, adesso tocca solo ai nostri ragazzi, esaudire questo desiderio. Avanti Napoli, ci sono altre cinque finali da combattere!

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