Immigrati, oggi la consegna dei primi permessi temporanei

Questa mattina, intorno alle ore 8.30, alla ex caserma Andolfato di Santa Maria Capua Vetere, sono stati consegnati i primi cento permessi di soggiorno temporanei ai profughi ospitati nelle tendopoli allestite nella cittadina casertana. In seguito, queste prime cento persone sono state condotte su due autobus differenti e diretti verso le località della regione che essi stessi avevano scelto nei giorni passati. I volontari della Croce Rossa hanno consegnato ad ognuno degli immigrati uno zainetto contenente viveri di prima necessità per un pranzo a sacco, vestiti, scarpe e le irrinunciabili sigarette. Ad ognuno di loro sono stati poi indicati i punti di ristoro ed accoglienza ubicati nelle zone prescelte, oltre che fornite tutta una serie di informazioni necessarie per gli eventuali spostamenti verso ulteriori destinazioni. Il secondo autobus dovrebbe, invece, partire in giornata con destinazione Molise.

Nei giorni scorsi proprio la questione dei permessi temporanei ha lasciato adito a numerose proteste da parte degli immigrati che, stremati dalla situazione di alienazione e incertezza, hanno più volte provocato tafferugli sedati poi, con grande tempestività, dalla polizia che controlla la tendopoli giorno e notte. Proprio queste continue schermaglie hanno permesso, nella ressa del contesto, la fuga o la tentata fuga di alcuni degli ospiti del campo: ad oggi sono ben sette gli immigrati che sono riusciti a scappare e a far perdere le loro tracce, ma due di questi sono però ritornati volontariamente alla tendopoli.

Nei prossimi giorni dovrebbero arrivare i nuovi permessi temporanei di soggiorno, secondo quanto annunciato da Paolo Monorchio, coordinatore campano della Croce Rossa italiana per l’emergenza profughi: al momento, infatti, risultano essere pronti solo 500 dei permessi, mentre per i restanti 500, si dovrà attendere ancora qualche giorno.

Intanto la calma sembra ritornata nella tendopoli di Santa Maria Capua Vetere, anche in vista dei recenti sviluppi tanto attesi dai profughi che, nella consegna del permesso temporaneo di soggiorno, ravvisano uno spiraglio di speranza verso un nuovo futuro, forse, chissà, migliore di quello immaginato fin ora.

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