Cuma: alla riscoperta della foresta litoranea

Ieri mattina alle ore 12:00, presso la stazione di Cuma della ferrovia circumflegrea, si è svolta la conferenza stampa di presentazione de “Il bosco e la duna – Eco giornate nella foresta di Cuma”. Si rinnova l’appuntamento che l’anno scorso ha portato centinai di persone a visitare un posto incantevole, dove la natura regna incontrastata, ma ancora troppo poco noto. Dal prossimo week end e fino alla fine di ottobre, tutti i sabato e la domenica, sarà possibile visitare gratuitamente la lecceta e la duna sabbiosa che precede il mare di Cuma. Conosciuta già in tempi antichi – i Romani la chiamavano Silva Gallinaria – la foresta si estende per circa tre chilometri di lunghezza lungo la costa che comprende la nuova foce del Fusaro e la foce di Licola, occupando un’area complessiva di circa trecento ettari, in cui la lecceta si unisce alla macchia mediterranea, creando un biotipo davvero unico nel suo genere, in cui ogni anno decine e decine di uccelli, provenienti dall’Africa e non solo, scelgono la foresta come punto di sosta e riposo durante e loro migrazioni. Proprio per questo da qualche anno all’interno della foresta è presente anche una stazione di studio sull’avifauna. La visita in foresta, che già di per sé vale molto, è accompagnata anche quest’anno da una serie di iniziative promosse da numerose associazioni, che hanno creato un palinsesto di eventi ed iniziative, che saranno in grado di coinvolgere il visitatore ed allietare il percorso in foresta. Alla conferenza di presentazione, non poteva non mancare l’Assessore Regionale all’agricoltura, foreste, caccia e pesca, Vito Amendolara, che nel suo intervento, oltre a sottolineare le peculiarità della foresta cumana e della sua macchia mediterranea, seconda per biodiversità soltanto alle grandi foreste tropicali, ha posto l’accento sull’importanza di creare eventi utili alla fruizione di qualità e compatibili con la natura del luogo, impreziosita dal contesto archeologico in cui è immersa.

L’Assessore ha poi ricordato come quest’anno sia l’Anno Internazionale delle Foreste e che la Regione Campania ha deciso di impegnarsi nella salvaguardia del suo patrimonio naturalistico, tra i più consistenti d’Italia. In sostanza il compito della Regione è quello di tutelare per far si che tutti ne possano usufruire, sempre con il dovuto rispetto, di ciò che di più prezioso la natura ci ha donato.

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