Ricostruiamo con ordine. Risaliva all’otto marzo scorso la denuncia del violinista Ivano Caiazza. Al suo ritorno in Teatro si accorge delle forzature al suo armadietto e della scomparsa di un violino Klotz del Settecento dal valore di 20 mila euro circa. Non esattamente uno strumento da poco, sottolineando anche l’ovvio valore e sentimento affettivo che un professore di musica e musicista possa provare per il proprio gioiello. I poliziotti del commissariato guidato da Pasquale Errico interrogano i musicisti, scoprendo subito la divisione in amici e nemici di Caiazza. E le indagini seguono già strade più nitide.
Un percorso che confluisce nello stesso posto in cui è nato: il Teatro San Carlo, con tutto il suo mondo di rivalità e inimicizie tra professionisti. Infine, un fax anonimo spedito da Casapulla, provincia di Caserta, consegnato agli investigatori: Il furto del violino è stato uno scherzo, si legge, insieme alle varie indicazioni per ritrovare il prezioso Klotz. A nasconderlo in una controsoffittatura di una stanza del Teatro, gli stessi che lo avevano rubato giorni prima. L’uomo dell’edicola da cui era stato spedito il fax ricordava alla perfezione il testo del messaggio, ma non l’aspetto dei mittenti: è stato denunciato per favoreggiamento. Non si è ancora certi della reale natura dello scherzo, se così lo si può definire, ma pare che tra i due orchestrali e Caiazza non corresse buon sangue. Il preziosissimo Klotz risulta danneggiato e il proprietario renderà nota a breve l’entità dei danni da pagare.