Anm: sciopero improvviso degli autobus a Napoli

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Amara sorpresa, questa mattina, per tutti i pendolari del capoluogo: gli autisti dell’Anm hanno organizzato un improvviso sciopero.

Un ritiro selvaggio di autobus e navette, che ha causato non pochi disagi a pendolari quotidiani quali studenti e lavoratori. Alla base della contestazione, che ha lasciato a piedi i cittadini senza alcun preavviso e le fasce orarie minime garantite, un avviso giunto circolato ieri tra i lavoratori dell’Azienda Napoletana Mobilità riguardante imminenti tagli sui fondi provenenti dalla Regione.

In una nota dell’Assoutenti di Napoli, Associazione nazionale a difesa dei consumatori nei confronti di burocrazia, commercio, assicurazioni, banche e telecomunicazioni, si legge: “Questa mattina, lasciando senza preavviso migliaia di persone in strada, non c’è un’autobus dell’ANM in circolazione. Non valgono nemmeno le fasce previste di garanzia per assicurare comunque il trasporto e il diritto previsto di preavviso. Ma in questo momento di tagli indiscriminati decisi dalla Regione che stanno mettendo in crisi l’intero comparto trasporti in Campania, che stanno mettendo a rischio servizi, lavori ed acquisto di nuovo materiale rotabile con ricadute su tutto l’indotto, esprimiamo piena solidarietà ai lavoratori“.

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La singolare protesta giunge in un momento di stangate che coinvolgono anche lo stesso pendolare: per l’inizio di aprile è atteso un salato aumento su biglietti e abbonamenti, sia mensili, sia annuali. Con un rincaro che va dal 9 al 40% sui titoli di viaggio, i cittadini si apprestano a dover sborsare cifre proibitive per un servizio che, il più delle volte, risulta carente, sia in vista di scioperi organizzati e improvvisati, sia quotidianamente.

A tal proposito, dall’Assotutenti giunge una proposta di dietrofront: “Altra follia lucida è il previsto ennesimo aumento delle tariffe, addirittura del 40% circa per i pendolari tra la Provincia e Napoli, con un sistema tariffario non calcolato sulla distanza effettivamente percorsa ma sulla residenza. Chiediamo a tutte le parti, Regione, Provincia e Comune di sedersi ad un tavolo comune, congelare i previsti aumenti delle tariffe e trovare come rifinanziare il trasporto pubblico secondo le effettive necessità di tutta l’utenza”.

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