Rimorchiatore napoletano trattenuto a largo di Tripoli: si teme il sequestro

Un rimorchiatore d’ altura italiano, secondo le scarne informazioni disponibili, sarebbe attualmente trattenuto nel porto di Tripoli da uomini armati.  Fermi a bordo della nave, oltre all’ equipaggio composto da otto italiani, due indiani e un ucraino, ci sarebbero anche alcuni lavoratori della Noc che avrebbero dovuto sbarcare nel pomeriggio.

Poco prima dell’ attacco dei caccia francesi alla Libia  il rimorchiatore sarebbe stato assaltato da uomini armati ed in particolare uno di loro, qualificatosi come il comandante del porto, avrebbe fermato l’equipaggio impedendo alla nave di ripartire. Gli italiani e i lavoratori della Noc, al momento, si troverebbero a bordo sotto minaccia delle armi. L’ Unità di Crisi della Farnesina segue con attenzione la situazione e il Ministro degli Esteri, Franco Frattini, ha dichiarato di non sapere quali siano le reali intenzioni dei libici aggiungendo: “Non è possibile escludere che si tratti di un sequestro, le operazioni sono ancora molto confuse”. La Farnesina rende noto che è stato chiesto un intervento alla Turchia attualmente sostenitrice degli interessi italiani in Libia per un immediato via libera alla partenza della nave italiana.

Il rimorchiatore appartiene alla società Augusta Offshore S.p.A. di Napoli fondata nel 1986 e specializzata nel servizio di assistenza alle piattaforme petrolifere.
La sede principale della compagnia è a Napoli dove ha sede il dipartimento commerciale e tecnico ma ha basi operative anche a Siracusa, in Egitto al Cairo, in Brasile a Rio De Janeiro e Macaè. Gli uffici napoletani della compagnia, al momento, non rilasciano dichiarazioni, mentre un gruppo operativo formato da dipendenti in queste ore è impegnato a seguire gli sviluppi della situazione. Il personale è in costante contatto con l’ad della compagnia Mario Mattioli che è anche presidente nazionale di Assorimorchiatori.

Nel marzo duemilanove la società fu protagonista di un’ importante operazione di soccorso agli immigrati. Un  rimorchiatore della compagnia, mentre assisteva tre piattaforme a largo delle coste Libiche, incrociò una carretta del mare in difficoltà carica di migranti che fu agganciata e rimorchiata fino al porto di Tripoli. La nave riuscì così a mettere in salvo oltre trecentocinquanta migranti e, in seguito all’operazione, la Cgil Campania chiese ed ottenne la medaglia al valor civile per l’ intero equipaggio.

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