Stop alle multe in cambio di voti: 4 vigili indagati

corruzione
Prosegue l’inchiesta sui vigili corrotti che in cambio di voti graziavano commercianti abusivi dalle multe: quattro i vigili indagati.

Offrivano una vasta raccolta di elenchi da firmare e rispedire al mittente, in cambio si chiudeva un occhio (anzi due) su eventuali irregolarità.

Coinvolti forze di polizia provenienti da via Giaxa, per anni in servizio a Poggioreale.

Ironia della sorte, o dell’affarismo, i vigili usavano perpetuare i propri atti di corruzione proprio nei famosi mercatini dell’usato e di griffe contraffatte.

C’erano commercianti che occupavano la propria piazzola senza pagare da ben dieci anni.

Un lungo rapporto fatto di promesse reciproche e garanzie illegali, manovre preoccupanti architettate dall’alto verso il basso, proprio da coloro che dovrebbero garantire la legalità già fortemente latente nella metropoli.

luigi sementa

Il comandante Luigi Sementa si occupa dell’indagine che vede, finora, quattro vigili iscritti al registro degli indagati.

Il piano era sempre il medesimo: si presentavano nei negozi o nelle piazzole che già sapevano carenti di certificati o licenze varie, minacciavano di multare in modo anche salato, salvo tirarsi indietro ed enunciare qualche discorso in merito alla possibilità di passarla liscia. Nulla di consistente in cambio, non migliaia di euro, bensì la garanzia di raccogliere il maggior numero di nomi e, quindi, voti in vista delle prossime amministrative.

I quattro vigili di via Giaxa aspiravano ad un posto da consigliere comunale in quel di Palazzo San Giacomo: quale migliore occasione di raccogliere consensi forzando sul punto debole dei commercianti, fino a prova contraria, abusivi?

Licenze mai in regola, piazzole pagate decadi fa, vendita illimitata e incontrollata di merce palesemente contraffatta: tutto scorreva tranquillamente, fino all’inizio del blitz.

Le indagini proseguiranno a lungo, attendendo accertamenti e, soprattutto, la versione difensiva delle parti chiamate in causa.

Il mercato di Poggioreale sembrerebbe solo uno dei tanti punti cardine dell’attività illecita di venditori e polizia.

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