Niente multe in cambio di voti: dieci vigili sotto inchiesta

polizia
L’accusa di corruzione ai danni del corpo dei vigili di via Giaxa è giunta ad una seconda fase: l’identificazione dettagliata dei colpevoli.

Dieci persone finiscono sotto inchiesta, tutti sono appartenenti al corpo di polizia municipale.

Ci eravamo occupati, giorni fa, di un caso che aveva destato numerose perplessità, ovvero del metodo di corruzione che alcuni rappresentanti delle forze dell’ordine erano soliti esercitare nei confronti di commercianti e titolari di negozi per racimolare voti alle prossime amministrative.

I vigili, infatti, inviavano veri e propri plichi da 250 nomi per raggruppare falsi consensi. La documentazione doveva essere riconsegnata, poi, con l’inserimento di firme raccolte alla meglio, e, in cambio si ottenevano particolari immunità. Niente multe per i negozianti che aderivano all’illegale iniziativa. Con i 250 nomi pronti, infatti, il vigile di turno si assicurava 250 voti su cui fare sicuramente affidamento.

corruzione

Ancora una volta, a finire nel vortice dello scandalo, il corpo della polizia municipale di via Giaxa, che ha già ammesso al mondo di non aver né divise nuove per i neo poliziotti, né carta su cui stampare le multe.

Per lo scambio dei voti illegali sono finiti sotto inchiesta dieci vigili, il generale Luigi Sementa stesso si occupa del caso.

L’episodio che ha smascherato l’imbroglio, infatti, è avvenuto grazie alla presenza dei colleghi di via Giaxa che non hanno mai fatto ricorso a questo genere di illegalità. “Perché questa volta mi fare il verbale? Cosa è successo questa volta?“, chiedeva, suo malgrado, una persona che, evidentemente, aveva ricevuto in precedenza una delle liste di 250 nomi. Per sua sfortuna, e soprattutto per la cattiva sorte toccata ai dieci finiti sotto inchiesta, quel giorno a multare c’era anche la parte onesta del corpo di polizia, colleghi che nulla sapevano della vicenda e che ora si trovano a collaborare alle indagini.

Nei fascicoli di inchiesta, giungeranno, a breve, nuovi improbabili scenari.

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