Castellammare di Stabia: uomo di ottantasei anni cerca di uccidere il figlio con una mannaia

A Castellammare di Stabia, un uomo di ottantasei anni, esasperato dalle continue richieste di soldi del figlio, ha tentato di ucciderlo a colpi di mannaia. La vittima, attualmente ricoverata in prognosi riservata, ha cinquantasei anni e da molti anni soffriva di dipendenza da alcol.

Francesco Perrone, dopo l’ ennesima lite furibonda con il figlio per i problemi economici legati alla sua  dipendenza dall’ alcol come bevitore complusivo, ha preso una mannaia e ha più volte colpito il figlio al corpo. Le urla dell’ uomo si sono propagate anche in altre abitazioni dello stabile, spaventando i vicini che prontamente sono riusciti a convincere l’ ottantaseienne ad aprire la porta.

I vicini intervenuti, hanno ritrovato il cinquantaseienne in una pozza di sangue, e, all’arrivo delle volanti della polizia, l’anziano padre ha mostrato freddamente la stanza dove giaceva il figlio agonizzante. Trasportato prontamente al San Leonardo, l’ uomo è ora in prognosi riservata, mentre il padre Francesco è in stato d’ arresto, anche se in considerazione della sua età e delle gravi patologie riscontrate, è stato sottoposto agli arresti domiciliari.

L’esordio dell’ alcoldipendenza e dei problemi alcolcorrelati, in alcuni di manifestazione compulsiva del bere, è accompagnata da comportamenti aggressivi o da complicazioni legali o sociali dovute all’abuso di alcol, e, in breve tempo, ci si ritrova in casa una persona che beve ogni giorno fino ad ubriacarsi; dopo aver iniziato a bere, non riesce più a controllarsi, smettendo solo in stato di incoscienza o perchè ha terminato il denaro. Riesce a trascorrere solo brevi periodi di astinenza o intervalli fra le bevute, ma il primo sorso di alcol fa immediatamente scattare il comportamento del “tutto o nulla” . Il bevitore di tipo compulsivo, come nel caso di Castellammare, tende a colpevolizzarsi, talvolta è aggressivo e desideroso di affetti, ma in fase di intossicazione alcolica può trasformarsi completamente alternando l’aggressività alla depressione.

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