Napoli: nuovo scontro all’Università Orientale fra studenti e forze dell’ordine


Un altro episodio di scontro fra polizia e giovani “arrabbiati”, che suona più come un eufemismo, a Napoli.
Solo che questa volta non si tratta di uno stadio bensì dell’Università L’Orientale.
I poliziotti non hanno potuto fare altro che caricare il corteo degli studenti che aveva cominciato un lancio di bottiglie.
Non si sa se sia stata un’azione premeditata dato che la guerriglia è cominciata quando gli studenti sono passati accanto ad una manciata di agenti si trovava lì perché terminava le operazioni di sgombero dei locali dell’ex mensa universitaria occupata in precedenza da gruppi di studenti.
A forza di lacrimogeni, il corteo si disperde e le acque si calmano.
«Un atto sostiene una nota del movimento studentesco molto grave verso generazioni di studenti che da mesi sono in lotta contro la distruzione della scuola e dell’università pubblica e per rivendicarsi un futuro diverso dalla precarietà totale. Si tratta di spazi nati come sviluppo sociale e auto-organizzato dell’enorme mobilitazione di questi mesi».

Ricordiamo che già nell’ottobre 2010, il 29, un’altra Università s’era trasformata in un terreno di scontro: il Federico II di Napoli, dove gli studenti di destra e sinistra si sono affrontati.
Quella volta la miccia fu accesa da alcuni studenti di destra che volevano proiettare un video sugli scontri di Roma e perciò distribuivano volantini per promuovere l’iniziata. Tale idea non fu favorevolmente accolta dagli studenti di sinistra che organizzarono un sit in davanti all’ingresso della Facoltà di Giurisprudenza. Pur essendo stata rinviata la proiezione si sono ugualmente verificati degli scontri e sono dovuti intervenire gli agenti della digos per placare gli animi.
Gli studenti hanno affermato in seguito che la polizia ha sparato un colpo ma non in aria bensì ad altezza d’uomo, la polizia naturalmente afferma il contrario e dichiara di non essere nuova a questi scontri fra studenti di fazioni politiche diverse.

Sottolineando che destra o sinistra non fa differenza, perché tale violenza è decisamente immotivata e per come vanno le cose in Italia anziché scontrarsi fra loro, i giovani si dovrebbero unire.

Detto questo, è ancora più immotivato lo scontro verificatosi ieri fra studenti e polizia, dato che i primi dovrebbero pensare un po’ più a studiare e dovrebbero elaborare un sistema civile per manifestare i loro diritti e i secondi dopotutto fanno soltanto il loro lavoro.

Si consiglia ai giovani studenti dai bollenti spiriti d’informarsi un po’ più, di mettere un po’ più il naso dentro ai libri e di farsi una ragione del fatto che non saranno le bottiglie, le spranghe o le pietre a far valere i loro diritti.

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