Coronavirus, Crisanti: “Limitare gli spostamenti tra regioni? Vi spiego”

Andrea Crisanti, direttore del Laboratorio di Virologia e microbiologia dell’università di Padova, ha parlato della situazione Coronavirus.

L’epidemiogolo e direttore del Laboratorio di Virologia e microbiologia dell’università di Padova, Andrea Crisanti, ha rilasciato un’intervista ai microfoni de Il Messaggero. Secondo la sua opinione, iniziare ad ipotizzare il blocco degli spostamenti da una regione con più alto numero di contagi verso le regioni vicine non sarebbe un’idea da escludere. La sua idea, in particolare, vedrebbe in primo piano soprattutto le zone “dove si nota un aumento crescente dei casi”.

Nelle ultime settimane, il Sud Italia sta registrando un notevole incremento di contagi. In testa c’è la Campania che, nelle ultime 48 ore, ha fatto contare oltre 700 casi al giorno.

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Coronavirus, Crisanti ipotizza la limitazione degli spostamenti tra regioni

“Limitare la mobilità tra regioni ha dei vantaggi”, spiega l’epidemiologo. “Se in una regione il numero dei casi è fuori controllo, è chiaro che una restrizione permette in qualche modo alle regioni vicine di eliminare il contatto con le persone positive”.

Riflettori puntati sui “treni pendolari perché sono quelli dove c’è più affollamento”. Al momento, però, Crisanti resta scettico sull’ipotesi di chiudere intere regioni. “Se un presidente verificasse che ci sono molti casi penso che dovrebbe identificare le aree dove ci sono i contagiati”, spiega. In quelle zone, quindi, andrebbero create le zone rosse. “Prima di arrivare a chiudere un’intera regione, è necessario usare una certa gradualità”.

In ultima battuta, inoltre, ha precisato che “il lockdown diventa un problema politico più che di sanità pubblica e quindi si farà di tutto per evitarlo”.

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