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Cervello ghiacciato per cibi troppo freddi: cause e rimedi

Cibi troppo freddi producono il fenomeno del cervello ghiacciato: i fastidiosi e forti mal di testa. Le cause ed i rimedi.

L’assunzione di alimenti troppo freddi può irritare il nostro cervello (Foto di Peggy und Marco Lachmann-Anke da Pixabay)

Si chiama emicrania da gelato, nota anche come cervello ghiacciato, il fenomeno legato alla consumazione di gelati, ghiaccioli e bibite fredde in modo verace. Questo provoca forti mal di testa che emergono nel giro di pochi minuti.

Il termine scientifico è ganglioneuralgia sfenopalatina, più conosciuta come emicrania da gelato. Coinvolge i vasi sanguigni del palato quando questi entrano improvvisamente a contatto con cibi freddi. Una volta che la temperatura viene ripristinata i vasi del cavo orale tornano alla normalità per compensazione.

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Cervello ghiacciato, la teoria alternativa e i rimedi

Cibi come il gelato vanno assunti con cautela (Foto di Steve Buissinne da Pixabay)

La sensazione di dolore deriva dai recettori sul palato. Sono loro ad inviare segnali al nervo trigemio, deputato a veicolare gli stimoli sensitivi, compresi quelli dolorosi. A questo punto il nostro cervello elabora il tutto come dolore riferito, ossia un dolore che si genera in una zona diversa da quella nella quale ha origine.

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Un’altra teoria afferma invece che questa condizione sia causata dall’arteria cerebrale anteriore, un vaso sanguigno che irrora una parte del cervello. Gli scienziati ipotizzano che questo possa far scattare un meccanismo di difesa del cervello. Essendo quest’ultimo molto sensibile alle basse temperature, esso cercherebbe di aumentare l’afflusso di sangue caldo. Siccome il nostro cranio è in buona sostanza una scatola chiusa, ciò farebbe aumentare anche le emicranie e i dolori più intensi.

Esiste tuttavia un sistema per rimediare e sbloccare la nostra mente. Lo suggerisce Wojtek Mydlarz, assistente professore di otorinolaringoiatria presso la John Hopkins University. Il dottore suggerisce di agire in fretta, rimuovendo il cibo o la bevanda dalla bocca e applicare una pressione sul palato con la lingua. Lo stesso Mydlarz consiglia anche di prevenire il sorgere di tale fenomeno prendendo piccoli bocconi di cibo o sorsi della nostra bevanda, lasciandola scaldare in bocca prima di deglutire.

Valerio Esposito

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