‘Ndrangheta, arrestato presidente consiglio regionale della Calabria

Per il presidente consiglio regionale Domenico Tallini, sono scattati i domiciliari: presunti rapporti con la cosca Grande Aracri

Scattano le manette per il presidente del Consiglio della Calabria. Secondo le indagini che questa mattina hanno portato all’arresto di Domenico Tallini, di Forza Italia, ci sarebbero i rapporti con la cosca Grande Aracri. Non c’è pace dunque per i calabresi che dopo la morte del presidente della giunta Jole Santelli e la tormentata vicenda dei commissari alla sanità (tre in dieci giorni), vedono oggi una loro istituzione coinvolta in una brutta vicenda giudiziaria.

L’accusa è associazione mafiosa e scambio elettorale politico mafioso. Alla base c’è la costituzione di una società a Catanzaro dedita alla distribuzione all’ingrosso medicinali attraverso una vasta rete di punti vendita costituita da farmacie e parafarmacie non solo in Calabria. Venti i punti in regione più due in Puglia e uno in Emilia Romagna.

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arrestato presidente consiglio regionale: il ruolo di Tallini secondo gli investigatori

In questa vicenda Domenico Tallini avrebbe dato supporto al progetto soprattutto nella fase iniziale. Il suo favore sarebbe stato ricambiato da parte della cosca con il sostegno elettorale in occasione delle elezioni regionali del 2014.

Materialmente l’aiuto del politico sarebbero stato quello di dare una spinta all’iter burocratico per avviare il progetto, fornendo le necessarie autorizzazioni per costruire la società.

Le misure cautelari non riguardano solo lui a anche diciassette persone tra le provincie di Crotone, Catanzaro e Roma. A vario titolo sono tutti accusati del reato di associazione mafiosa e voto di scambio ma anche violenza, estorsione, ricettazione e minaccia a pubblico ufficiale.

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