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Cronaca

Controlli Nas in 232 Rsa: 37 irregolarità e e 11 persone deferite

Controlli Nas in 232 Ras: violazioni complessive in 37 strutture, in particolare 59 violazioni e in alcuni casi anche penali

Carabinieri Nas (foto pagina Facebook)

I carabinieri dei Nas con gli ispettori del Ministero della Sanità hanno effettuato 232 ispezioni in Residenze Sanitarie Assistite per controllare che venissero applicate correttamente le norme volte a contenere l’infezione da Covid-19 e a controllare in generali la correttezza dei servizi erogati e i titoli degli operatori.

In 37 strutture sono state riscontrate varie irregolarità. In tutto 59 violazioni, molte amministrative e alcune anche penali. All’autorità giudiziaria sono state deferite undici persone. Il 40% delle irregolarità riscontrate riguardano le violazioni delle norme anti-contagio come l’assenza di percorsi, le regole per l’accesso dei visitatori e la programmazione delle pulizie e disinfettazioni, ma anche il possesso dei dispositivi protettivi e la formazione del personale.

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Controlli Nas in 232 Rsa: maltrattamenti a Bologna

Oltre a varie violazioni delle norme anti-Covid, nel corso dei controlli sono emerse altre irregolarità: il sovrannumero di ospiti maggiore rispetto a quanti la struttura ne può contenere, locali inadeguati e carenze igieniche. In 4 casi erano così tante le norme violate sotto tanti punti di vista che è stata disposta l’immediata sospensione dell’attività.

Le verifiche sono avvenute in tutta Italia. Tra le strutture chiuse due sono in provincia di Trapani, in provincia di Campobasso il numero degli operatori era ben al di sotto di quello necessario mentre. A Catanzaro sono stati trovati farmaci scaduti mentre a Bologna sono scattati quattro provvedimenti di custodia cautelare nei confronti del titolare di una struttura e di tre collaboratori per maltrattamenti e abuso di professione.

A Reggio Calabria, invece, nonostante nel maggio 2020 il Comune avesse emesso un’ordinanza di sospensione dell’attività, questa era proseguita. Il legale rappresentante è stato deferito e la struttura sottoposta a sequestro.

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Giuseppe Formisano

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