Napoli, operai Whirlpool bloccano la stazione centrale

Napoli, operai Whirpool protestano dopo la chiusura della fabbrica di via Argine e per le mancate risposte del governo

Continuano le proteste da parte degli operai della Whirpool di Napoli dopo la chiusura dello stabilimento di via Argine tre giorni fa. Oggi sono partiti in corteo e ora si trovano nella stazione centrale di piazza Garibaldi. Sono mesi che i lavoratori si mobilitano per scongiurare la chiusura della sede della multinazionale americana che lascia così a casa senza prospettive future circa 350 operai e circa un migliaio considerando anche l’indotto.

“L’azione del governo non può limitarsi a una telefonata dove si prende atto della decisione di chiudere” denuncia Antonio Accurso, segretario Uilm Campania che dà notizia che gli operai hanno occupato anche la stazione di Gianturco, più vicina alla fabbrica ormai chiusa che gli operai stanno presidiando.

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Napoli, operai Whirpool: la protesta continua

Secondo il sindacalista la multinazionale non rispetta gli accordi presi soprattutto in un periodo così particolare con una pandemia in corso che lascerà gli operari in un futuro incerto. Lo stipendio sarà percepito fino a dicembre poi dall’anno nuovo gli operai non sapranno come sfamare le loro famiglie.

In fabbrica comunque è ancora massiccia la presenza degli operai. I lavoratori non hanno mai lasciato la sede di lavoro e sono in assemblea permanente su tre turni come degli ordinari turni di lavori.

Lo scorso 30 ottobre in una incontro in videoconferenza con i sindacati il capo del governo Giuseppe Conte si era limitato a confermare la volontà dell’azienda americana di chiudere la sede di Napoli con l’amministratore delegato che aveva dichiarato che per la sede napoletana non ci sono prospettive per una produzione competitiva.

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