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Categories: CronacaCulturaNews

Il cimitero delle Fontanelle… che perdono

La pioggia incessante che in questi giorni si è abbattuta su Napoli non ha creato soltanto gli ormai soliti e noti problemi alle strade e alla viabilità, ma ha interessato anche uno dei patrimoni più famosi e di richiamo per turisti e studiosi, il Cimitero delle Fontanelle nel cuore del rione Sanità.

La situazione sembra essere davvero grave,copiose infiltrazioni di acqua rendono impraticabile parte della navata centrale, l’acqua penetra abbondante nel sito attraverso la grotta di tufo. Ovunque ci sono laghi di acqua mista a fango, che mettono a rischio anche la preservazione dei teschi delle “anime pezzentelle” del purgatorio conservati nell’ossario da oltre quattro secoli, che in questa poltiglia stanno quasi sprofondando.

I problemi non riguardano comunque soltanto l’incolumità dei beni culturali, ma anche la sicurezza degli addetti ai lavori e dei visitatori. Il rischio è quello di una nuova chiusura del sito, che è stato riaperto solo nel Maggio dello scorso anno in seguito all’occupazione del Cimitero da parte di associazioni e comitati cittadini che chiedevano ed ottennero dal Sindaco l’autorizzazione alla sua riapertura al pubblico tutti i giorni escluso il Mercoledì. Una conquista importante per la città di Napoli, ma che ora è messa nuovamente a repentaglio a causa dell’inerzia delle istituzioni, che dalla riapertura del sito non hanno mai provveduto alla sua valorizzazione, come dimostrano l’assenza di servizi per i turisti (l’unico bagno chimico esistente è riservato al personale), e l’assenza di guide cartacee del sito diverse da quelle autoprodotte dai due custodi, unici membri del personale del sito, da quando la guardia giurata che vi prestava servizio è stata rimossa. Nè tantomeno si è provveduto ad organizzare adeguatamente le visite al pubblico, creando una situazione paradossale che vede il sito tristemente vuoto nei giorni infrasettimanali e completamente gremito nei giorni festivi.

Ancora una volta si assiste dunque ad un disastro tutto italiano, come quello di Pompei di qualche mese fa, e un paese quale il nostro (l’Italia) che è esso stesso un bene culturale patrimonio dell’umanità non può trascurare proprio quegli elementi che lo ha reso tanto grande, la storia e la cultura!

Daniele D'Avino

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