Pena di morte abolita in Virginia: è il primo Stato americano del Sud

Pena di morte abolita, anche la Virginia dice no.: “Strumento di oppressione razziale”. Il tutto in mondo è ancora legale in 58 paesi

Da uno degli Stati con il maggior numero di pene capitali eseguite al primo del Sud ad abolirle. In Virginia da ieri non c’è più la pena di morte. Dopo il Texas ha il numero più alto di sentenze, ora sarà ricordato come il primo tra gli Stati meridionali a stelle e strisce a non adottare più la tanto contestata pena.

La decisione, presa dal Parlamento il mese scorso, è stata fortemente voluta dal governatore Ralph Northam, democratico e da sempre a favore dell’abolizione. Ieri ha apposto la sua firma. Ha detto che è la cosa giusta da fare e che non c’è posto per la pena di morte nello Stato, “nel Sud e nel paese”, rimarcando l’appartenenza al meridione degli States ma con uno sguardo anche per gli Stati.

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Pena di morte, dov’è in vigore

Secondo il Death Penalty Information Center sono ancora 24 gli Stati dov’è prevista la pena di morte. Bisogna però specificare che in alcuni di essi anche se in vigore non viene praticata da anni. Un pericolo però per le organizzazioni umanitarie finché la norma lo consente, anche se in disuso.

Sono 23 (Virginia inclusa) gli Stati dove invece è stata abolita mentre in Oregonn, California e Pennsylvania ci sono delle moratorie. Numeri alla mano le condanne alla pena capitale nella storia degli Stati Uniti sono maggiore negli Stati il Sud. Il motivo è lo schiavismo. Sempre secondo il Death Penalty Information Center da inizio Novecento ad oggi sono stati condannati 296 afroamericani e 79 sono i bianchi. Robert Dunham, direttore esecutivo dell’organizzazione, ha commentato che la legge è stata uno strumento usato da sempre per oppressione razziale.

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In tutto il mondo è adottata anche da 58 Stati, in tutti i continenti tranne in Europa. Uno dei requisiti per far parte della Ue, infatti, è non avere la pena di morte nel proprio sistema penale.