Con Cavani alla conquista dell’Europa

Cavani e Vargas, questa l’unica certezza della gara di stasera nella freddissima Stoccolma. L’AIK Solna ci crede e non vuole mollare ancora il sogno di passare il turno. Vincere e battere il Napoli, dopo averlo fatto la volta scorsa contro il PSV di Eindhoven, significherebbe salutare nel migliore dei modi lo storico stadio Rasunda, nel quale la nazionale svedese ha sempre giocato e che tra un po’ non verrà più utilizzato. Un malinconico addio che gli svedesi vogliono tingere di gioia battendo gli azzurri e riproporsi con forza nel rush finale che porterà al passaggio del turno. Primo nel girone ancora il Dnipro, seguito a tre lunghezze degli uomini d Mazzarri, che vincendo stasera hanno la possibilità di mettere una seria ipoteca sulla qualificazione alla fase ad eliminazione diretta.

In conferenza stampa Mazzarri ha professato calma, perché la squadra svedese non è assolutamente avversario da sottovalutare e lo splendido risultato ottenuto all’andata dagli azzurri, tra le mura amiche del San Paolo con tripletta di Vargas, non deve illudere. Non c’è neppure da spaventarsi però, perché il Napoli, nonostante i famigerati black out difensivi, è una squadra che deve incutere timore a tutti. Black out che alle volte risultano fatali, come nella partite contro Torino e Milan, ma che non devono impensierire i giocatori che andranno in campo. Consapevolezza delle proprie capacità e fiducia in se stessi, devono essere alla base di ogni prestazione, sia che si giochi con l’AIK di Solna o che si giochi contro il Milan.

Edi ed Edu. Coppia d’attacco obbligata viste le non perfette condizioni di Pandev ed Insigne che ieri sera non si è allenato per un lieve affaticamento muscolare. Le sue condizioni fisiche però non destano troppi timori, anche se con il senno di poi la sua sostituzione nella partita contro il Milan assume un aspetto diverso. Mazzarri vuole preservare il campioncino nostrano, dotato di classe infinita. Non vuole bruciarlo, ne tantomeno romperlo, perché sia la in coppa che in campionato il suo contributo sarà determinante man mano che si andrà avanti. Per il resto, solito turn over, non più eccessivo, ma mirato, anche in vista della delicata trasferta di Cagliari che si giocherà in posticipo lunedì sera. Spazio dunque all’attacco sudamericano in cui Cavani sarà colui che avrà il compito di mettere la palla dentro e magari aiutare il giovane Vargas a ritrovare la fiducia in se stesso, lui che vorrebbe provare a convincere il Napoli a ripensarci a non cederlo, anche se la separazione di Gennaio sembra già scritta.

Tutto è da vedere ed il destino del Napoli è ancora tutto da scrivere. Per il momento bisogna vincere al Rasunda e mettere il passaggio del turno quasi al sicuro in attesa della conclusione del girone il sei dicembre a Napoli contro il PSV, dove gli azzurri avranno l’obbligo morale di riscattare la pessima prestazione in terra olandese. Un passo per volta, adesso pensiamo a Stoccolma, domani poi si vedrà.

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