Lungomare di Napoli, pericolo inquinamento

La Procura di Napoli indaga sul lungomare di Napoli, ma questa volta al pedonalizzazione di via Caracciolo non c’entra nulla: a far scattare l’inchiesta dei magistrati napoletani è il pericolo inquinamento del tratto di mare che costeggia la strada che da qualche mese è sulla bocca di tutti.

Ieri, durante un sopralluogo da parte dei sommozzatori dei carabinieri, è stato ritrovato del materiale definito sospetto in una vasca di contenimento di acque reflue, posizionata all’altezza di piazza della Repubblica, appena sotto la ringhiera del lungomare. La vasca, profonda dodici metri e con una capienza massimo di 1200 litri, è ora al vaglio degli investigatori: nei prossimi giorni saranno effettuati dei rilievi nel tratto di mare circostante da parte dei carabinieri.

All’interno della vasca i carabinieri hanno, infatti, ritrovato un ammasso maleodorante che sembra essersi formato nel tempo: l’ipotesi al vaglio dell’autorità giudiziaria è la presenza di un collegamento tra le infiltrazioni e il cantiere della Metropolitana che sorge alla Riviera di Chiaia, ma si tratta soltanto di una delle possibilità che gli inquirenti stanno analizzando. Possibile, infatti, anche la presenza di idrocarburi o la caduta di solventi che sarebbero responsabili dell’odore intenso e acre proveniente dalla zona. Le due ore di sopralluogo hanno comunque permesso di appurare che la vasca non è stata sottoposta a interventi di manutenzione nell’ultimo periodo. Nonostante la presenza di sostanze non identificate nella vasca al momento, viste le condizioni di mare calmo, non c’è alcun rischio per chi si fa il bagno in zona. Ma l’arrivo delle mareggiate potrebbe portare il materiale in acqua, proprio a pochi metri da ‘Mappatella Beach’, spiaggia molto utilizzata in questi periodi di grande caldo.

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