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Calcioscomesse, il Napoli rischia il deferimento

Il calcio nel caos: gli ultimi sviluppi dell’inchiesta di Cremona sul calcioscommesse ha tirato in ballo nomi importanti del mondo del pallone. Il blitz della polizia a Coverciano, buen retiro della nazionale italiana, è una scena mai vista finora nel pur tormentato calcio italiano: gli agenti che entrano nel centro federerale per consegnare l’avviso di garanzia a Mimmo Criscito e poi eseguono la perquisizione della sua stanza. Insieme al difensore dello Zenit, nel registro degli indagati è finito anche il tecnico della Juventus Antonio Conte per i suoi trascorsi sulla panchina del Siena, mentre in manette sono finiti Stefano Mauri (Lazio) e Omar Milanetto (ex Genoa, ora al Padova).

Ma quella di Cremona è soltanto la punta di un iceberg che potrebbe mandare a gambe all’aria l’intero movimento pallonaro italiano: a Bari e Napoli vanno avanti in parallelo altre due inchieste. Proprio dalla Procura partenopea potrebbero arrivare guai per la società di De Laurentiis: al vaglio del pool reati da stadio, coordinato dal procuratore aggiunto Giovanni Melillo, c’è Sampdoria-Napoli ultima partita del campionato 2009/2010. In questa inchiesta risulta indagato l’ex portiere azzurro Matteo Gianello, che ha ammesso di essere stato contattato da Silvio Giusti, ex del Chievo, per accomodare il risultato  di quella gara in favore della Sampdoria, offrendo di denaro ai calciatori del Napoli.

Gianello ha affermato di aver parlato della proposta a Paolo Cannavaro e Gianluca Grava ricevendo però un netto rifiuto: i due difensori partenopei, che negano il colloquio, non sono indagati dalla giustizia penale, ma le cose potrebbero essere diverse per la procura federale. Quando gli atti saranno trasmessi a Stefano Palazzi, per i due calciatori e il Napoli potrebbe arrivare il deferimento: Cannavaro e Grava rischiano l’omessa denuncia, mentre la società potrebbe essere deferita per responsabilità oggettiva. In questo caso ci potrebbe essere una penalizzazione di due o più punti, con l’automatica esclusione dalle competizioni europee.

Bruno De Santis

Giornalista professionista napoletano. “Le parole sono tutto ciò che abbiamo, perciò è meglio che siano quelle giuste”.

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