Ritrovati in Veneto alcuni libri sottratti ai Gerolamini, svolta nelle indagini

C’è una svolta sul caso della Biblioteca e la vicenda dei libri spariti. Più di mille libri sono stati ritrovati nel veronese dai Carabinieri del Nucleo Tutela Beni Ambientali. Le forze dell’ordine hanno ritrovato le opere stoccate in alcuni cartoni e pronti per essere venduti. Dei volumi ritrovati circa 240 appartengono alla prestigiosa biblioteca di Napoli, mentre per gli altri ci sono accertamenti in corso per definirne la provenienza.

Le forze dell’ordine sono partiti da Napoli per continuare il filone d’indagine tra Torino e Villafranca. Partendo dal Veneto, zona di residenza di Massimo Marino De Caro direttore della biblioteca e indagato per peculato dalla Procura di Napoli, potrebbe far allargare i confini dell’inchiesta . Secondo alcuni accertamenti alcune opere sono già state piazzate sul mercato nero e acquistato da collezionisti a New York, Londra e Giappone.

Sono millecinquecento i volumi spariti dalla struttura di via Duomo e per il momento ne sono stati ritrovati solo 240 pezzi. Il valore di questo ritrovamento è pari a due milioni di euro, per dare un’idea del danno economico, oltre che storico, subito dalla Biblioteca dove si recava a studiare Gianbattista Vico.

La denuncia di sparizione è partita lo scorso 18 aprile è partita proprio da De Caro, che si è recato in quel periodo anche per bloccare la vendita all’asta da Christie’s di una delle opere. Ma per gli inquirenti al centro della vicenda ci sarebbe proprio lui. Il direttore della biblioteca, difeso dalla penalista Grazia Volo, ha preso le distanze dalle accuse, ma al momento è indagato per peculato.

Non sarebbe una coincidenza il luogo del ritrovamento nelle zone venete, dove De Caro risiede. Inoltre, la Procura di Napoli, anche se non ha formalizzato ancora nessuna accusa, potrebbe allargare il filone d’inchiesta battendo la pista associativa. Non ci sarebbe la mano di un singolo sulla sparizione dei 1500 volumi depredati, ma di più persone come imprenditori, collezionisti ed esperti d’arte.

Non si esclude anche un aggancio all’interno per permettere di portare all’esterno i libri senza dare nell’occhio. Le piste seguite sono molte e non si esclude il raggio d’azione fuori dai confini nazionali. Al momento solo ipotesi al vaglio degli inquirenti, in attesa di poter riportare i volumi con impressa sulla copertina la madonna scarmigliata e ridargli la casa, da cui sono stati allontanati.

Impostazioni privacy