Solo quattro corse sulla tratta Napoli-Ischia: scoppia la rivolta dei pendolari

Si preannuncia una primavera dura per i pendolari che ogni mattina devono effettuare la tratta Napoli-Ischia (e viceversa): gli armatori sono, infatti, sul piede di guerra contro l’introduzione dell’Iva sul carburante e hanno preannunciato un taglio delle corse. La prima compagnia ad attuare questo tipo di protesta è l’Alilauro: a partire dal prossimo 8 marzo, si legge su alcune locandine appese sulle biglietterie dell’azienda di trasporto marittimo, ci saranno solo  due corse al giorno da Ischia per Napoli, alle 6.30 ed alle 8.40, e due corse per il ritorno da Napoli, alle 7.35 ed alle 17.55.

Ma a breve anche la Medmar dovrebbe entrare in agitazione e il piano che metterà in atto la compagnia privata dovrebbe ricalcare quello dell’Alilauro. La notizia della diminuzione delle corse da e per l’isola verde ha mandato su tutte le furie chi è costretto ogni giorno a compiere la traversata del golfo partenopeo: sul web la protesta è montata in un attimo e al fianco degli utenti si sono schierate le associazioni, come la Atec (associazione trasportatori e commercianti) che con Giovanni Lombardi parla di “armatori che vogliono fare solo il loro comodo” e rimarca il fatto che “l’iva la paghiamo tutti ed è giusto che la paghino anche loro”.

Contro l’agitazione degli armatori si schiera anche il sindaco di Forio d’Ischia,  Franco Regine, che invia una nota al prefetto di Napoli, a Sergio Ventrella, assessore ai Trasporti della Regione Campania, al questore di Napoli e alle compagnie private del Golfo di Napoli: “Appare incredibile e assurda la situazione che, dal prossimo 8 marzo, annullerà svariate corse e di fatto impedirà la continuità territoriale sancita per legge dalla Costituzione Italiana”. Secondo il primo cittadino del comune isolano, se la protesta sarà attuata “riporterà il livello del servizio di trasporto marittimo indietro di 40 anni” e causerà la chiusura dello scalo di Forio; per questo Regine chiede  al prefetto, all’assessore e al questore di mettere in atto tutti gli interventi possibili per “scongiurare questa catastrofe annunciata che comporterà gravi ripercussioni anche di ordine pubblico”.

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